Il decreto Lavoro è legge, ottenuto il sì alla Camera

Il decreto lavoro è ufficialmente diventato legge. Le novità per i contribuenti italiani sono tantissime, si va dal reddito di cittadinanza all’assegno di inclusione e poi si prosegue per il rafforzamento del taglio del Cuneo, i cambiamenti sui contratti a termine e molto altro ancora.

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lavoratori- milanesi.nanopress.it

Così a partire dal mese di gennaio 2024 arriverà l’assegno di inclusione di cui potranno beneficiarne i nuclei che hanno a carico over 60, minori, disabili, per un importo di €6000 l’anno che corrispondono a €500 al mese e in raggiunta il contributo di affitto solo per gli affitti regolari, per un totale di 3360euro annuali ovvero €280 mensili.

Per un nucleo costituito da persone di 67 anni o disabili gravi l’importo sale a 630 euro ovvero 7.560 euro l’anno a cui si aggiungono €150 del contributo affitto per un totale di 1800 euro.

A quanto si ha diritto e per quanto tempo, con l’assegno di inclusione e l’aiuto per il pagamento dell’affitto

I soldi della carta di inclusione possono essere utilizzati soltanto per la spesa e non per l’acquisto delle sigarette e dei giochi pirotecnici o degli alcolici per un massimo di 18 mesi. Trascorso il periodo di tempo indicato, c’è uno stop della durata di un mese, dopodiché si può richiedere il rinnovo per altri 12 mesi.

Più soldi in busta paga
Più soldi in busta paga – Imilanesi.Nanopress.it

Può usufruire dell’assegno di inclusione chiunque sia residente in Italia da almeno cinque anni e abbia un Isee di 9.360 euro, con un reddito familiare inferiore a €6000 l’anno. Poi una seconda novità riguarda la nuova definizione dell’offerta lavorativa. Qualora questa dovesse essere rifiutata, il contribuente perderebbe il sussidio a cui ha diritto.

Se il contratto di lavoro offerto è a tempo determinato, questo non deve essere distante di più di 80 km dal domicilio. In caso contrario si ha diritto a rinunciare. Poi a cambiare è anche la scala di equivalenza, questo per evitare che l’estensione dell’assegno crei degli svantaggi. Così si è pensato di istituire dei nuovi parametri ben precisi. In questo modo ogni componente del nucleo familiare ha un punteggio che fa crescere la soglia del reddito in modo tale da dare ad ogni famiglia soltanto ciò che gli spetta e non oltre.

Assunzione e assegni, lo sgravio che spetta ai datori di lavoro

Per coloro che invece assumono i percettori dell’assegno è stato pensato il riconoscimento dell’esonero del 100% fino a €8000 l’anno per un totale di 12 mesi. Con l’assunzione a contratto determinato stagionale lo sgravio risulta essere del 50%. A partire dall’1 settembre debutta poi il supporto per la formazione del Lavoro, quindi si ha diritto alla partecipazione attiva a dei progetti formativi o all’accompagnamento al lavoro ricevendo il sussidio allo stesso tempo.

Per concludere si parla di scuola lavoro e di maggiori tutele per tutti i lavoratori. La prima misura era già stata resa obbligatoria con il governo Renzi, poi era stata smontata con Conte e adesso è tornata in vigore. Questo per dare a tutti la possibilità di fare esperienza e di inserirsi già in giovane età nel mondo del lavoro.

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