Il figlio del boss di Bruzzano condannato a 20 anni

Condannato a 20 anni di relusione il figlio del boss di Bruzzano, mentre l’ex pugile Franco Terlizzi ha patteggiato

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Ieri, nel corso del processo di Davide Flachi, figlio del boss di Bruzzano, anche conosciuto con il nome di Pepè, è stato condannato a 20 anni di carcere. Arrestato lo scorso settembre nell’ambito di un’inchiesta condotta su una presunta associazione a delinquere per traffici di droga e armi, frodi alle assicurazioni ed estorsioni aggravate dal metodo mafioso, ora è stato condannato.

Flachi ha seguito, almeno in parte, le orme di suo padre, morto l’anno scorso in seguito ad una grave malattia. Il suo curriculum professionale è piuttosto ricco: droga, traffico di armi ed estorsioni col metodo mafioso. Da qui, forse, il suo soprannome  il gigante, nonostante la sua corporatura minuta.

Intercetatte le conversazioni

A tradirlo, insieme ai suoi complici, una conversazione a marzo del 2021 sulla piattaforma di messagistica istantanea SkyEcc. Nelle chat, infatti, Flachi scambiava foto e commenti su armi e droga. In seguito alle intercettazioni è scattata l’indagine che ha portato al suo arresto e a quello dei suoi complici.

Processato con rito abbreviato, Flachi, difeso dall’ avvocato Emanuele Gorpia, il gip Natalia Imarisio ha accolto la richiesta dei pm della direzione distrettuale antimafia Gianluca Prisco e Francesco De Tommasi. Questi ultimi co-titolari delle indagini del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza.

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Insieme a lui anche i suoi complici hanno avuto la medesima sorte. Santo Crea condannato a 17 anni e 4 mesi e Samuel Cimmarusti a 18 anni. Diversa la sorte toccata a Franco Terlizzi, ex puglie ed ex concorrente dell’Isola dei famosi. Infatti, ritenuto dagli inquirenti il prestanome di Flachi, ha patteggiato ottenendo una condanna a 3 anni e mezzo.

Il legame con Flachi sarebbe, secondo gli inquirenti, un’officina di Cormano gestita per conto del boss. Inoltre, secondo gli inquirenti, è sempre stato ritenuto da Flachi stesso, importante pedina nel narcotraffico locale da quando era il buttafuori alla discoteca Hollywood. L’ex atleta, assistito dai legali Marcello Perillo e Antonino Crea, ha sempre detto di essere innocente.

Lo sfogo sui social

Molto conosciuto nell’ambito sportivo come ex pugile e come personal trainer di personaggi del mondo dello spettacolo, al momento sta attraversando un periodo piuttosto difficile. Già durante la sua partecipazione all’isola dei famosi, un reality tv frequentato da nomi noti dello showbiz, erano girate voci poco piacevoli sul suo conto.

Sui social ha voluto postare un suo breve messaggio come sfogo di quanto sta succedendo. Afferma, infatti, che molte persone dicono cose sul suo conto non vere. Continua dicendo che chi lo conosce sa che tipo di persona è. E conclude dicendosi dispiaciuto che ci sia tanta gente che si permette di giudicare, spesso, senza nemmeno avere il coraggio di metterci la faccia.

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