Il presidente Attilio Fontana ha firmato l’ordinanza per la prevenzione e il controllo della peste suina

Per la prevenzione e il controllo della peste suina, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha firmato un’ordinanza.

Cinghiale ucciso dalla peste suina
Cinghiale ucciso dalla peste suina-imilanesi.nanopress.it

Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, ha recentemente firmato un’ordinanza che delinea le misure per prevenire e controllare la diffusione della peste suina africana (PSA), una malattia virale che colpisce sia cinghiali che suini e non è trasmissibile tra gli esseri umani.

Al momento non sono stati segnalati casi di peste suina africana (PSA) in Lombardia. Tuttavia, c’è una notevole preoccupazione nella provincia di Pavia a causa della sua vicinanza alle aree infette in Piemonte.

Il ritrovamento di cinghiali positivi in ​​Piemonte ha comportato un ampliamento della zona vincolata, che ora comprende parti dell’Oltrepò Pavese, secondo le disposizioni stabilite all’inizio di giugno.

Nonostante Pavia sia una zona con limitati allevamenti di suini, è fondamentale adottare tutte le precauzioni necessarie per ridurre la probabilità che la malattia si diffonda nella pianura padana lombarda.

Questa regione ospita circa 5 milioni di maiali, il che la rende una catena di approvvigionamento fondamentale per l’economia agricola locale.

Inoltre, molte delle più rinomate specialità DOP italiane si affidano a questi maiali come fonte primaria di sostentamento.

L’importanza di prevenire e controllare la peste suina

Il patrimonio suinicolo della regione Lombardia rappresenta oltre la metà del comparto nazionale.

Se la peste suina africana dovesse diffondersi, rappresenterebbe un rischio sanitario diretto per il nostro allevamento di animali nella regione di pianura, con conseguenti perdite economiche sostanziali stimate in circa 60 milioni di euro al mese.

Attilio Fontana
Attilio Fontana-imilanesi.nanopress.it

Con la firma dell’atto, il presidente ha dato attuazione alle linee guida delineate dall’ultima normativa europea nonché dall’ordinanza emanata da Vincenzo Caputo, Commissario Straordinario del PSA, verso la fine di maggio.

Oltre alla sorveglianza sanitaria attiva e passiva, la nuova ordinanza include disposizioni che regolano le attività umane all’aperto, come la gestione della fauna selvatica e la caccia.

Gli elementi primari del regolamento

I comuni della provincia di Pavia dell’Oltrepò interessati dall’ordinanza sono pronti a rafforzare e ampliare gli sforzi per regolamentare la popolazione di cinghiali, che comprende una serie di attività.

Per garantire che le carcasse di cinghiale siano testate per la positività alla PSA prima dello smaltimento, le società specializzate e il personale della protezione civile stanno intensificando gli sforzi di ricerca.

Per controllare la popolazione di cinghiali, la Polizia provinciale di Pavia coordinerà l’abbattimento selettivo e l’utilizzo di gabbie di cattura, attuando nel contempo il divieto di spostamento della carne fuori area e l’autoconsumo.

I professionisti del settore saranno impiegati almeno tre volte alla settimana per operazioni notturne e veicolari finalizzate a provocare vittime.

La Regione Lombardia ha adottato diversi provvedimenti, come l’incentivazione alla riduzione della densità dei cinghiali e lo stanziamento di 2,2 milioni di euro per finanziare le recinzioni degli allevamenti di suini, al fine di rafforzare la loro azione di prevenzione.

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