INPS, soldi in meno sull’assegno a chi non manda questo documento

A gennaio del prossimo anno alcuni soggetti devono inviare un importante documento per avere ancora diritto a bonus e assegni vari. Di quale documento si tratta? Vediamo nello specifico quale documento inviare all’Inps e chi deve inviarlo!

Assegno INPS
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A gennaio del 2023 bisogna inviare all’Inps un importante documento per avere diritto ancora a benefici come il reddito di cittadinanza e vari bonus destinati alle famiglie in crisi. Si tratta del Modello ISEE, che per tutti scade il 31 dicembre e che deve essere rinnovato all’inizio del nuovo anno.

È importante non dimenticarlo, soprattutto per chi già percepisce rdc e ha usufruito dei vari bonus messi a disposizione dal governo, come quello per le bollette.

Il documento attesta la propria situazione reddituale e patrimoniale e consente di individuare se si rientra nei parametri previsti dai bonus. Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’ISEE e come fare per ottenerlo!

In cosa consiste il Modello ISEE

L’ISEE, acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è lo strumento principale per accedere a determinati bonus o prestazioni sociali.

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Il documento è necessario per attestare la situazione economica dei nuclei familiari che vogliono richiedere prestazioni sociali agevolate, bonus e tanti altri benefici che il governo mette a disposizione per le fasce più deboli.

E’ proprio il reddito a permette di accedere ai servizi di pubblica utilità e alle prestazioni agevolate e per questo bisogna possedere determinati requisiti. Coloro che rientrano in specifiche fasce di reddito hanno diritto a richiedere una serie di agevolazioni e bonus.

L’ISEE deve essere inviato all’INPS a gennaio

Una data da non dimenticare per avere diritto alle agevolazioni legate all’ISEE è quella di fine gennaio. Infatti, per avere ancora diritto alle prestazioni e ai bonus, questo documento deve essere inviato all’INPS entro la fine di gennaio.

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Il 31 dicembre scadono tutti gli ISEE richiesti nel 2022, perciò è necessario pensare a rinnovare il documento entro il mese di gennaio 2023. Farlo elaborare prima che scada, ovvero nel mese di dicembre 2022, non ha senso, perché scadrebbe ugualmente il 31 dicembre.

Dunque, tutti coloro che vogliono continuare ad usufruire di prestazioni legate al reddito o devono richiederle devono necessariamente presentare l’ISEE 2023 entro il mese di gennaio. Se percepisci già l’rdc, per esempio, devi rinnovare il documento a gennaio 2023, altrimenti perderai il beneficio.

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Il documento è necessario anche per ottenere l’Assegno Unico, poiché grazie all’ISEE viene stabilito l’importo spettante. Infatti, se hai un reddito basso, otterrai un importo maggiore, quindi non devi dimenticare di presentare il Modello ISEE 2023, per richiedere il quale occorrono dei documenti, vediamo quali.

Documenti per richiedere il Modello ISEE 2023

Ottenere il Modello ISEE 2023 è semplice. Prima di tutto occorre compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica, ovvero la DSU, in cui bisogna inserire dati anagrafici, sul reddito e sul patrimonio. Grazie a questi dai si avrà un quadro della situazione economica del richiedente. Inoltre, servono anche i seguenti documenti per ottenere l’ISEE 2023:

  • Carta d’identità di chi fa la domanda
  • Codici fiscali dei membri del nucleo familiare
  • Dichiarazione dei redditi del precedente anno
  • Numero e saldo al 31 dicembre 2021 del conto corrente
  • Giacenza media 2021 dei conti correnti
  • Prepagate, libretti postali, obbligazioni, buoni fruttiferi dei componenti del nucleo familiare
  • Contratto di locazione se si abita in affitto
  • Visure catastali degli immobili di proprietà
  • In caso di mutuo in corso, estratto della banca con la giacenza al 31 dicembre 2021
  • Targa di auto e moto di cilindrata uguale o superiore a 500 cc, di imbarcazioni da diporto e navi

Una volta procurati tutti i documenti, che potrai produrre a inizio gennaio, potrai richiedere il documento e inviarlo all’INPS entro la fine del mese per non perdere i benefici a cui hai diritto.

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