La protesta degli ambientalisti

L’ultima azione dimostrativa degli ambientalisti, li ha visti tutti quanti seduti tra gli alberi che sono stati abbattuti a causa della tempesta notturna avvenuta Milano. 

donna e natura
donna e natura- iMilanesi.Nanopress.it

Gli ambientalisti in questo modo hanno aderito alla campagna ‘Non paghiamo il fossile’, che risulta essere promossa da Ultima Generazione.

Nel tardo pomeriggio di martedì si sono seduti tutti quanti tra gli alberi abbattuti in via Lomellina angolo Largo Porto di Classe, laddove il traffico era rimasto chiuso fino a pochissimi minuti prima a causa della presenza dei detriti particolarmente pericolosi.

Ambientalisti aggrediti durante i loro scioperi pacifici, ecco cosa è successo

Le auto in transito erano pochissime. Gli ambientalisti raccontano che un automobilista ha dato un calcio a una persona che prendeva parte alla dimostrazione. Poi l’uomo, ne avrebbe aggredito un’altra, spostandola di peso e spingendola dentro i cespugli. Delle altre persone avrebbero anche aggredito verbalmente tutti coloro che erano impegnati nell’azione pacifica.

immersi nella natura
immersi nella natura- iMilanesi.Nanopress.it

I dimostranti in questo modo hanno voluto evidenziare il fatto che tutto ciò che sta avvenendo è semplicemente la conseguenza di ciò che l’uomo ha fatto alla natura. Ad oggi l’Italia risulta essere divisa tra temporali e incendi fuori controllo. La causa è il comportamento dell’uomo che fa un po’ ciò che vuole senza rispettare la natura.

L’appello dei manifestanti per salvare il mondo e limitare le catastrofi come quelle che colpiscono vari Paesi in queste settimane

I manifestanti hanno poi dichiarato di aver scelto di fare disobbedienza civile nonviolenta, nel bene del mondo intero. Tanto è vero che nel mondo si stanno sperimentando, eventi climatici estremi, assurti. Iniziando dal nostro Paese, ci sono regioni interessate da ondate anomale di caldo, tra l’altro anche colpite da devastanti incendi. E poi dall’altra parte, non molto lontana, ci sono nubifragi e inondazioni.

Le stesse che hanno costretto in ginocchio tutta la Corea del Sud. Molte persone stanno soffrendo, ci sono tantissime vittime e tanti sfollati. Per tutto questo non si può non fare un appello a coloro che sono i responsabili delle Nazioni, chiedendo di fare qualcosa intanto per limitare le emissioni inquinanti. Questa è da vedere come una sfida impellente, urgente che non si può rimandare e che ovviamente riguarda tutti. Quel che l’uomo deve fare adesso è impegnarsi per proteggere quella che è da vedere come la più grande casa comune.

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