La protesta degli anarchici: pietre fuori da Opera e doppio presidio per Cospito

Gli anarchici hanno colpito un’auto penitenziaria e tra sabato e domenica sono previsti due presidi per Cospito. La protesta sale. Questo è quello che sta succedendo a Milano per il trasferimento di Alfredo Cospito.

Protesta per Cospito
Protesta per Cospito-Imilanesi.it

Milano è al centro per questa protesta anarchica: molta tensione in città in seguito all’arrivo di Alfredo Cospito nel carcere di Opera, un anarchico che si trova in carcere da diversi anni per aver ferito nel 2012 un top manager di Ansaldo Nucleare, l’amministratore delegato Roberto Adinolfi. Vari attacchi e proteste si stanno susseguendo.

L’arrivo di Cospito a Milano e le proteste

Come è stato accennato poco fa, a Milano si respira una certa tensione per l’arrivo di Cospito nel carcere di Opera.

Lo stesso, come detto, nel lontano 2012 è stato autore di un ferimento e sembra stia anche scontando una pena, con una reclusione di 20 anni per altri attentati firmati dalla Federazione anarchica informale, che è considerata terroristica, poiché nel 2006 alcune bombe furono messe accanto a una caserma dei carabinieri a Fossano.

L’uomo si trova al 41 bis e sembra stia facendo digiuno da oltre 100 giorni come protesta control il carcere duro. Tale digiuno ovviamente non sta facendo bene alla sua salute al punto che è stato trasferito da Sassari. Al suo arrivo è nata una vera e proprio protesta a Milano: la notte sono state appiccate due auto della polizia locale.

Martedì verso sera alcuni manifestanti fuori dal carcere hanno fatto un coro gridando e sperando che l’uomo avesse sentito il loro calore al suo arrivo.

Anche un’auto penitenziaria della polizia è stata colpita con delle pietre nel momento in cui stava facendo il giro del muro del carcere di Opera. Fatto sicuramente messo in atto dagli anarchici che protestano contro la detenzione di Cospito.

In programma altre proteste: intanto continuano gli accertamenti

Anche un giornalista del Tg2 Stefano Fumagalli è stato aggredito insieme ai suoi collaboratori fuori dal penitenziario.

Giornalista aggredito
Giornalista aggredito-Imilanesi.it

Ma il tutto non si ferma mica qui, altre proteste per Cospito sono in arrivo.

Venerdì verso le 18 dovrebbe esserci un raduno vicino la stazione centrale mentre Sabato gli anarchici verso le 14 e 30 saranno vicino al carcere di Opera per un presidio per riuscire a trasmettere la propria vicinanza all’uomo e agli altri carcerati.

Insomma ogni protesta sembra parlare chiaro attraverso gli striscioni sui Navigli e l’incendio delle auto della polizia.

Ecco che si aspettano altre azioni di questo genere e proprio a causa del trasferimento di Cospito, che ora  risulta essere ricoverato nel reparto interno all’istituto penitenziario.

Intanto non si fermano i vari accertamenti da parte della Digos per quanto riguarda l’incendio delle auto.

Sembra che dalle telecamere di sorveglianza si riescano a vedere delle sagome di un paio di persone e il lancio della molotov che poi ha colpito una delle due auto che erano parcheggiate nei pressi della sede del Municipio cinque del Comune.

Le fiamme così potenti sono riuscite a danneggiare anche l’altra auto alla fine.

La cosa strana è che non sono state lasciate delle scritte in tale zona per poter collegare il fatto avvenuto agli anarchici.

A differenza di una mail in anonimo che è arrivata sul sito “Il Rovescio” in cui è stato scritto che sono state messe a fuoco delle auto e che c’è grande solidarietà nei confronti di Cospito. E’ stata chiesta la sua libertà come quella di altri soggetti anarchici arrestati.

Finalità terroristica: tanti dubbi

Ecco che nel fascicolo d’inchiesta che è stato aperto dalla procura, si parla di incendio doloso, danni e l’aggravante del fine terroristico.

Proteste
Proteste-Imilanesi.it

Al fine di riuscire a trovare chi è stato, si stanno visionando tutte le telecamere della zona.

Da sottolineare che la mattina del lunedì, in un piccolo parco in via Montegani nel quartiere Chiesa Rossa, sono state trovate cinque molotov chiuse in un piccolo sacco di colore giallo che era stato nascosto dietro un cespuglio.

Questo ritrovamento è stato possibile grazie alla segnalazione di un netturbino dell’Amsa. Le cinque molotov erano pronte per essere usate, ma non si sa con certezza se gli episodi sono collegati tra loro.

Le condizioni di Cospito

Sul profilo Facebook del circolo Galipettes di Milano  si parla, dunque, di questo doppio presidio di venerdì e sabato ed è stato scritto che da lunedì 30 gennaio Alfredo è recluso in 41 bis nel carcere di Opera e che è stato trasferito in un padiglione sanitario del carcere perché le sue condizioni devono essere monitorate poiché davvero al limite.

Anche la dottoressa Angelica Milia, ha parlato della sua condizione come rischiosa. La stessa lo ha visitato e ha affermato che l’uomo sta rischiando la sua vita.

Infatti l’uomo non riesce quasi più a camminare e usa la sedia a rotelle. Inoltre i suoi valori sembrano essere in calo con il rischio di un edema cerebrale.

Infatti i livelli di emocromo, linfociti, sono tutti bassi: inoltre l’uomo una notte si è aggravato dopo essere caduto in doccia e si è rotto il setto nasale. In seguito a questo è stato portato al pronto soccorso e avendo perso molto sangue è davvero tanto debole.

Ecco che quindi si parla di una situazione abbastanza grave aggravata dal fatto che sta digiunando come protesta contro il carcere duro. Proprio per questo è stato trasferito, per avere un’assistenza migliore.

Intanto al di fuori del carcere le proteste per lui sono tante e non si fermano, poichè viene chiesta la sua libertà, soprattutto ora che versa in queste condizioni.

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