La sorella di Giulia Tramontano alla cerimonia di consegna degli Ambrogini: “Ne sarebbe fiera”

Alla cerimonia erano presenti la madre Loredana, il marito Franco e la sorella di Giulia, Chiara Tramontano. 

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Giulia Tramontano – Imilanesi.Nanopress.it

 

Alla 27enne uccisa lo scorso maggio dal compagno, Alessandro Impagnatiello, è stato dedicato l’Ambrogino alla memoria, la massima onorificenza concessa dal Comune di Milano. Nelle scorse ore la famiglia di Giulia ha incontrato i sindaci di Senago e Milano.

Ambrogino d’oro a Giulia Tramontano

Erano presenti anche i familiari di Giulia Tramontano – la giovane incinta al settimo mese di gravidanza, uccisa nel maggio scorso dal suo compagno – alla cerimonia di consegna dell’Ambrogino d’oro a Milano. Papà Franco, mamma Loredana, e la sorella Chiara stanno partecipando alla cerimonia che si tiene ogni anno, il 7 dicembre, al Teatro dal Verme di Milano. La 27enne, uccisa da Alessandro Impagnatiello, ha ricevuto l’Ambrogino alla Memoria.

“Noi ringraziamo il Comune per l’onore, solo questo vogliamo dire. Se Giulia potesse essere qui sarebbe fiera di lei e di quello che ha fatto”

ha detto la sorella Chiara.

Standing ovation e lunghi applausi: è stato accolto così il riconoscimento a Giulia Tramontano. A ritirare il premio sono stati i genitori della 27enne. Nelle scorse ore la famiglia di Giulia ha incontrato i sindaci di Senago e Milano.

Tra i premiati con l’Ambrogino d’oro anche Ilaria Lamera, la studentessa che ha dato il via alla protesta della tenda, Carlo Arnoldi, presidente dell’associazione che riunisce i familiari delle vittime della strage di piazza Fontana, l’Osservatorio Metropolitano di Milano, che si pccupa di studiare e approfondire la realtà di Milano. L’Ambrogino alla Memoria è stato consegnato anche alla memoria del sociologo Francesco Alberoni.

L’omicidio di Giulia Tramontano

Per l’omicidio di Giulia Tramontano è finito in carcere il suo compagno, Alessandro Impagnatiello. Il giovane barman è accusato di aver ucciso la vittima a coltellate e di averne poi occultato il cadavere dietro alcuni box, poco distante dalla casa che la coppia condivideva a Senago. La 27enne era in attesa del suo primo figlio, Thiago, quando è stata uccisa. Sembra che il compagno, che aveva una relazione con una collega di lavoro, avesse iniziato mesi prima a pianificare l’omicidio di Giulia, alla quale stava somministrando veleno per topi.

Quando era ormai evidente che la scomparsa della futura mamma non fosse legata a un allontanamento volontario, Impagnatiello avrebbe confessato il delitto.

 

 

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