L’appello dei sindaci lombardi al governo: “I lupi della Valchiavenna sono pericolosi”

Dodici sindaci della Valchiavenna hanno lanciato un appello al governo per prendere provvedimenti per i lupi, considerati altrettanto pericolosi degli orsi. I sindaci hanno firmato una petizione.

sindaco lombardo
sindaco lombardo – imilanesi.nanopress.it

Dopo il tragico evento accaduto alcune settimane fa in Trentino, dove un giovane è stato sbranato da un orso, giunge imperioso l’appello delle comunità montane della Valchiavenna, dove sono frequenti le incursioni dei lupi.

A denunciare la situazione sono dodici sindaci dei comuni di questo territorio, che hanno fatto appello al governo di prendere provvedimenti riguardo i lupi, altrettanto pericolosi degli orsi. I dodici Comuni hanno sottoscritto una petizione per adottare un protocollo sulla gestione dei lupi ritenuti pericolosi, allo stesso modo di quanto è stato fatto per l’orso bruno.

La petizione e l’appello al governo

L’appello lanciato dai dodici sindaci della Valchiavenna è motivato da una situazione non più sostenibile. Le incursioni dei lupi nelle case, nei giardini, nei cortili e un po’ ovunque stanno seriamente mettendo in allarme la popolazione, che teme atti ancora più gravi.

Per questi motivi è stata avviata una raccolta firme, per chiedere al governo di redigere un protocollo che includa il monitoraggio, l’allontanamento e l’espulsione di quei lupi ritenuti pericolosi.

Il protocollo chiesto dalla petizione sottoscritta dai dodici comuni è lo stesso di quello messo in atto per l’orso bruno, ma in questo caso si tratterebbe di una prevenzione, quindi avrebbe anche lo scopo di evitare che accadono eventi tragici.

Il lupo non è più un animale in via d’estinzione

Nella petizione i comuni montani chiedono al governo di non considerare più il lupo un animale in via di estinzione. I comuni invieranno la petizione, che riporta in calce la firma di tutti i dodici sindaci della Valchiavenna, non solo agli assessori lombardi all’ambiente e all’agricoltura, ma anche ai ministri, ai vertici provinciali e regionali. 

Mario Pighetti, vicepresidente dell’associazione «Difesa rurale», e tra i principali promotori della raccolta firme contro i grandi predatori, ha sottolineato che nessuno chiede di abbatterli, ma di fare qualcosa per rendere più facile la coesistenza.

Nella regione Lombardia sono presenti 65 riserve e 22 parchi, per cui ci sarebbe abbastanza spazio per confinare gli animali più pericolosi in un luogo sicuro  per l’uomo e per loro. Recintare i pascoli è impensabile, è infatti più semplice creare un habitat protetto per i lupi.

Lupo
Lupo – imilanesi.nanopress.it

Preoccupanti le ultime incursioni dei lupi

Il presidente della Comunità Montana della Valchiavenna Davide Trussoni ha sottolineato che negli ultimi mesi sono state segnalate ufficialmente 13 predazioni da parte dei lupi, che hanno ucciso 70 capi di bestiame. Nelle incursioni sono ben dieci le aziende agricole rimaste coinvolte.

Come ribadito da Trussoni, serve una normativa che regoli la gestione corretta dei lupi, in quanto ad oggi non è più possibile parlare solamente di tutela di questi animali, visto che non sono più in via d’estinzione. A conferma di ciò giungono le parole di Lorenza Tam, responsabile del circolo Legambiente della Valchiavenna.

La Tam ha detto che negli anni Settanta in Italia i lupi erano un centinaio, ad oggi sono oltre tremila, di cui un migliaio vivono sulle Alpi. Anche se la tutela del lupo è fondamentale per la biodiversità, l’ecosistema e per l’equilibrio della catena alimentare, le difficoltà che comporta la loro presenza in massa non devono però essere ignorate.

 

 

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