Milano, maglia nera per inquinamento dell’aria e sicurezza per pedoni e ciclisti

Milano ottiene la maglia nera per sicurezza dei pedoni e dei ciclisti e per l’aria inquinata.

inquinamento aria a Milano
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Questo è quanto afferma il report di Legambiente. Milano va malissimo: i tassi di motorizzazione sono bassi come quelli richiesti dall’Unione Europea, ma è questo è l’unico dato positivo, almeno per il momento.

Per quanto riguarda l’inquinamento e la sicurezza delle infrastrutture, nonostante il cambiamento sia stato avviato da un pezzo, c’è ancora veramente molto da fare.

La campagna di Legambiente giudica 18 capoluoghi italiani, tutti in condizioni preoccupanti sotto diversi aspetti

Il bilancio di Clean Cities, ovvero la campagna condotta da Legambiente in ben 18 capoluoghi italiani conferma una situazione molto pericolosa. I capoluoghi osservati sono Milano, Bari, Avellino, Bologna, Catania, Bergamo, Firenze, Padova, Napoli, Perugia, Palermo, Genova, Frosinone, Prato, Trieste, Taranto, Torino e infine Roma.

Nessuna di queste città rientra nei limiti stabiliti per la legge per quanto riguarda le emissioni inquinanti. In tutti i capoluoghi l’inquinamento dell’aria è elevato, la stessa cosa vale per quanto riguarda la sicurezza delle infrastrutture e dei servizi che è sotto la  media.

Cosa dice Legambiente della situazione a Milano e Genova

L’associazione ambientalista però fa delle differenze notevoli. Per esempio Genova e Milano si avvicinano ai limiti stabiliti dall’Unione Europea delle 35 auto ogni 100 abitanti. Mentre ad Avellino, Perugia, Catania e Roma, ci sono troppe auto in giro. In ogni famiglia ci sono almeno due o tre veicoli. Nessuno riesce a rinunciare ad avere un’automobile di proprietà.

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In tutte queste città tra l’altra come se non bastasse si registra anche un numero alto di morti per incidenti stradali o feriti. I numeri sono di molto superiori alla media e tanto lontani dagli obiettivi prefissati per il futuro ormai prossimo.

Per quanto riguarda l’estensione della rete autostradale con velocità ridotta, anche in questo caso gli obiettivi imposti da Legambiente non sono stati raggiunti e non lo saranno entro il 2030. Servirà molto più tempo perché i cittadini si abituino al rispetto delle norme e a pensare al domani.

Città italiane e capoluoghi devono iniziare a lavorare per risolvere delle importanti problematiche

Tutte le città italiane e i capoluoghi, devono mettersi all’opera per avviare un cambiamento importante adesso, per fare in modo che la mobilità pubblica, elettrica e non, sia sicura al 100%. Ad oggi uscire in monopattino, in bici, in moto o a piedi è veramente molto pericoloso. Gli incidenti mortali e non, sono troppi.

Per quanto riguarda l’aria bisogna trovare la soluzione per risolvere il problema dell’inquinamento prima che sia troppo tardi. Per quanto possa sembrare assurdo o impossibile, in questo contesto sembra che il governo, si muova in una direzione totalmente opposta.

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