Morte di Sofia Castelli: il lungo cammino di guarigione dei genitori

Sofia Castelli. La morte della ragazza, uccisa dall’ex fidanzato a soli 20 anni, ha sconvolto un paese intero. Quali sono le parole dei genitori della vittima a due giorni di distanza dal suo funerale a Cologno Monzese

Morte di Sofia Castelli
Sofia Castelli -imilanesi.nanopress.it

La morte di Sofia Castelli è un evento tragico che non solo ha scosso la comunità di Cologno Monzese ma una nazione intera. É l‘ennesimo femminicidio che, purtroppo, ha lasciato un segno indelebile nelle vite di chiunque abbia conosciuto la giovanissima vittima. A soli vent’anni, Sofia Castelli è stata strappata alla vita in modo prematuro da una spirale di violenza. La drammatica realtà dell’abuso emotivo e l’ossessione dell’ex fidanzato l’hanno coinvolta drammaticamente.

Sofia Castelli: come la famiglia sta affrontando la scomparsa

“Grazie, a tutti coloro che ci hanno sostenuto e accompagnato nel dolore della perdita della nostra piccola Sofia”. Così iniziano le parole commoventi che i genitori di Sofia Castelli hanno condiviso attraverso il loro legale, due giorni dopo il commovente funerale della giovane. Continuoano: “Le parole di conforto e la vicinanza dei suoi amici ci stanno aiutando ad affrontare questo momento difficile. Ora abbiamo bisogno di silenzio, di stringerci ai nostri cari”.

Sofia Castelli e Zakaria Atqaoui
Sofia Castelli e Zakaria Atqaoui -imilanesi.nanopress.it

Ma dietro queste strazianti condivisioni pubbliche si cela un intreccio di sentimenti, un dolore che nessuna famiglia dovrebbe mai affrontare. Il cuore spezzato dei genitori di Sofia si scontra con l’incredulità e la rabbia nei confronti dell’uomo che una volta chiamavano quasi “figlio”. É Zakaria Atqaoui, 23 anni, l’ex fidanzato di Sofia, che ha fatto irruzione nella vita della famiglia Castelli con conseguenze inimmaginabili.

Le persone a loro vicine hanno rivelato che gli stessi genitori della vittima trattavano Atqaoui come parte integrante della loro cerchia familiare. Durante il periodo della loro frequentazione, il ragazzo si era addirittura trasferito dai Castelli per trascorrere un anno e mezzo con Sofia, venendo accolto come un membro di casa. I familiari, ignari delle oscure intenzioni che covavano nell’animo dell’omicida, gli hanno aperto le porte del loro cuore e della loro dimora, senza sospettare la tragedia che si nascondeva dietro il suo sorriso.

Le indagini svelano un piano orribile e criminale messo in atto da Atqaoui. Nella notte fatale, si è introdotto di nascosto nell’appartamento dell’ex compagna, celandosi in un armadio della camera da letto. Ha aspettato pazientemente il ritorno della ragazza che aveva trascorso la serata in discoteca. Quando Sofia è tornata all’alba con un’amica di nome Aurora, le parole udite tra le due ragazze sono diventate la scintilla di un’escalation tragica. I sentimenti distorti di Atqaoui lo hanno spinto a scegliere la via dell’orrore.

Mentre le ragazze si stavano per addormentare, il criminale ha percorso in silezio il cammino verso la cucina, dove ha afferrato un coltello che sarebbe stato lo strumento della sua follia. Nel buio, ha raggiunto la camera da letto di Sofia e ha scatenato un attacco brutale. Mentre la 20enne giaceva nel suo letto, ha scagliato fendenti colpendola fatalmente al collo. Atqaoui ha descritto il momento come un’azione reattiva alla rabbia suscitata dalla conversazione delle ragazze, una versione che l’autopsia avrebbe dovuto confermare o smentire.

Rose bianche
Rose bianche -imilanesi.nanopress.it

La storia di Sofia Castelli e la sua tragica fine rimangono un monito contro i pericoli delle relazioni tossiche e delle passioni disastrose. Mentre la comunità piange la perdita di una giovane vita brillante, i genitori di Sofia cercano di ritrovare la forza nell’abbraccio dei loro cari e nelle parole di conforto degli amici.

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