La narcolessia è una malattia di cui soffrono molti ma di cui non si parla molto. Ecco cos’è e come si può curare.
La narcolessia è una malattia neurologica cronica responsabile della continua sonnolenza. È caratterizzata da sonnolenza diurna e si continui ed improvvisi attacchi di sonno. Per questo è un vero e proprio disturbo del sonno e chiunque ne soffre ha problemi ad affrontare la vita poiché i sintomi possono arrivare all’improvviso e senza preavviso.
Questa non è una malattia mortale ma crea però spiacevoli situazioni e se non identificata e tenuta sotto controllo può portare a delle conseguenze pericolose. Essendo gli attacchi di sonno improvvisi infatti si può rischiare di fare incidenti se si è alla guida. Nonostante non esiste una cura precisa per questa malattia ci sono dei farmaci che aiutano.
A soffrirne si calcola siano circa 4 soggetti su 10.000 persone. E la malattia colpisce sia donne che uomini nello stesso modo. I primi sintomi iniziano a comparire durante la pubertà e poi durano per tutta la vita. Ecco i sintomi che possono farti riconoscere questa malattia.
Narcolessia come riconoscerla e come curarla
I sintomi da riconoscere per ottenere una diagnosi approfondita e precisa sono:
- Eccessiva sonnolenza diurna: ci si addormenta improvvisamente. In qualsiasi contesto e senza preavviso. Questo è uno dei primi sintomi a comparire e solitamente avviene con un intervallo da un pisolino e l’altro di circa 2 ore. Questo può durare pochi minuti ma anche mezz’ora o più. Nonostante ci si svegli riposati dopo qualche ora si prenderà di nuovo sonno.
- Allucinazioni: queste possono essere sia visive che auditive. E sono come dei sogni ad occhi aperti e si manifestano soprattutto nel passaggio tra il sonno e la veglia. Spesso sono talmente reali che si confonde il sogno con la realtà.
- Paralisi del sonno: spesso le persone che soffrono di questa malattia non riescono a muoversi e a parlare per alcuni secondi o minuti. Capita prima di addormentarsi o appena svegli ma è una paralisi solo temporanea. E nonostante si è coscienti nel momento che succede poi non si ricorda l’accaduto.
- Perdita del tono muscolare: spesso si è deboli e privi di forze. Soprattutto questo accade in condizioni di forti emozioni. Proprio le emozioni possono provocare cataplessia che durano fino a qualche secondo.
- Altri sintomi: come passare prima nella fase REM. Significa quindi che subito dopo aver preso sonno si entra nella fase dei sogni. Nelle persone che non soffrono invece di narcolessia avviene verso la fine del ciclo di sonno.
Individuare la narcolessia non è semplice e bisogna rivolgersi a centri specializzati nei disturbi del sonno. Vengono fatti esami specifici ed indagini per escludere altre cause di sonnolenza. Tuttavia però non esiste una cura definitiva ma esistono farmaci che aiutano a gestire i sintomi.
Bisognerà infatti rivolgersi ad un medico che potrà prescrivervi dei farmaci che aiutano a rimanere svegli durante il giorno. I più usati sono il modafinil e l’armodafinil. Si tratta di farmaci inibitori selettivi. Questi agiscono sulla ricaptazione della serotonina.