Nelle scuole bresciane mancano 3.500 docenti

Siamo vicini all’inizio del nuovo anno scolastico e negli istituti di ogni ordine e grado di Brescia sono ancora 3.500 i posti vacanti.

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Ad oggi mancano più di tremila insegnanti, proprio mentre ci stiamo avviando alla fine delle vacanze estive. Il primo giorno di scuola sarà tra meno di un mese, e, per molte scuole, sarà il 12 settembre.

Anche quest’anno si ripropone la stessa questione di sempre, ossia se riusciranno ad avere tutto il corpo docenti attivo prima del rientro. L’ufficio territoriale competente diretto da Giuseppe Bonelli sta cercando di fare il possibile.

Egli aggiunge anche che tutte le pratiche per la riassegnazione dei posti occupati dagli insegnanti di ruolo sono state avviate dall’ufficio a luglio e si tratta di circa mille inserimenti. Tra questi, 250 sono docenti di sostegno.

Una categoria che peraltro è in aumento rispetto agli anni precedenti. Attualmente, ha spiegato Bonelli, sono ancora in fase di ultimazione le immissioni per il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, Ata.

Questi sono i passaggi necessari per potere avere la chiarezza di tutte le cattedre e capire meglio dove serve personale. Le comunicazioni delle singole scuole, che avvengono dopo le assegnazioni, in base alla situazione complessiva degli organici di fatto e di diritto, saranno fondamentali.

Sono 3.500 i posti ancora vacanti

Luisa Treccani, segretaria generale Cisl Scuola, conferma la conclusione delle assunzioni di ruolo e Ata, e, inoltre anche l’assegnazione provvisoria annuale di tutti coloro che hanno superato il concorso. Ancora sono in atto le operazioni riguardanti il concorso straordinario bis, uscito l’anno scorso.

Ultimate queste, il quadro sarà completo, e gli uffici competenti sapranno con precisione quali sono i posti ancora vacanti. Al momento sono 3.500 le cattedre scoperte e che necessitano dell’assegnazione delle supplenze annuali.

Le istanze per la presentazione delle domande per l’attribuzione degli incarichi a tempo determinato sono scadute lo scorso 31 luglio e sono riformate ogni due anni. Vanno compilate sulla piattaforma Istanza online, dagli aspiranti docenti.

Docenti che si sono iscritti nelle graduatorie provinciali per le supplenze, Gps e nelle graduatorie ad esaurimento, Gae, oppure anche solo ad una di esse. Sindacati ed Ufficio scolastico territoriale si incontreranno lunedì per stilare il calendario.

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Luisa Treccani ha anche osservato che non vi sono tempistiche definite, ma, pare che le prime nomine riguardanti gli incarichi annuali slitteranno ai primi di settembre. Il dirigente dell’Usp, ufficio scolastico provinciale si è dichiarato fiducioso.

Ritiene che tutto si aggiusterà al momento dell’avvio delle lezioni, facendo anche riferimento alla buona riuscita dell’anno scorso, nonostante ci fosse lo stesso problema. Inoltre, le procedure attuali sono computerizzate per cui risultano più veloci.

Diminuite le rinunce

A rallentare il tutto, però, ci potrebbero essere le tante rinunce da parte degli aspiranti docenti, per i quali l’amministrazione ha inasprito le sanzioni. Questo accade quando un insegnante è inserito nelle Gps dove ha fatto domanda di supplenza con specifica preferenza e, al momento della nomina, rinuncia all’incarico.

La sanzione è il rischio di non lavorare più per tutto l’anno. Da quando è in vigore tale norma, le cose sono migliorate, ha spiegato la sindacalista, le rinunce sono passate da 800 a 400.

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