Niente shorts e pance scoperte in oratorio

In provincia di Cremona, esattamente nel comune di Soresina, un parroco ha esposto nella sua chiesa un decalogo che ha a che fare con l’abbigliamento che i ragazzi devono tenere in oratorio.

pantaloncini
pantaloncini- iMilanesi.Nanopress.it

Il prete ha detto basta ai pantaloncini corti, alle canotte scollate, alle pance scoperte. Lui è don Angelo Piccinelli e tramite una lettera inviata alla comunità, ha invitato tutti quanti a mantenere il rispetto per il decoro, la decenza ed il senso del pudore.

No, quindi, all’esibizione delle forme e alla continua provocazione erotica che al giorno d’oggi purtroppo riguarda tanto gli adulti quanto i giovani.

I maschietti non potranno più giocare a calcio senza maglietta

Il provvedimento nasce in riferimento alle ordinanze di vari Comuni italiani che stanno facendo il possibile per arginare il malcostume visti i livelli a cui siamo arrivati oggi, al degrado e alla totale assenza di senso del pudore. Il decalogo stabilito dal prete ovviamente riguarda sia gli educatori che i ragazzi, sia le femmine che i maschi.

shorts
shorts- iMilanesi.Nanopress.it

In particolare i maschi non potranno più giocare a calcio o in qualunque altro modo, senza la maglietta. Questa la sua affermazione: “Si indossa la maglietta anche quando si torna, esausti di divertimento, dalla piscina. Il caldo c’è per tutti. Da che mondo è mondo. E non solo a Soresina”.

Le dichiarazioni di Don Angelo saranno la causa di malumori e dissensi ma le regole vanno rispettate

Don Angelo Piccinelli ha preso la decisione di stabilire delle regole che tutti sono chiamati, da adesso in poi, a rispettare perché è stata evidentemente e ampiamente superata la soglia di emergenza. Fino ad oggi si è parlato tantissimo dell’argomento, si è fatto di tutto per cercare di limitare i comportamenti delle nuove generazioni e limitare i danni.

Se con le parole non è stato raggiunto alcun risultato, adesso è il momento di agire diversamente. Probabilmente la notizia genererà dissensi e malcontenti, ma le regole sono regole e in quanto tali, dovranno essere rispettate ora più che mai.

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