Si rischia grosso se si commettono infrazioni gravi e non si osserva il nuovo divieto: può scattare l’ergastolo della patente.
Quando ci si mette al volante la sicurezza è senza dubbio l’aspetto principale a cui bisogna sempre guardare con molta attenzione. L’auto deve sempre essere in buone condizioni, con revisione in regola, e non bisogna mai dimenticare di rispettare tutte le leggi del Codice della Strada per non incappare in pesanti sanzioni. Purtroppo molto spesso si verificano incidenti gravi sulle strade italiane, che purtroppo causano frequentemente anche dei morti. Una strage che il governo Meloni e in particolare il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, vogliono assolutamente interrompere.
Occhio al nuovo divieto: si rischia il ritiro della patente a vita
Uno degli impegni principali del governo presieduto dalla leader di Fratelli d’Italia consiste proprio nella riforma del Codice della Strada, che ha come obiettivo proprio quello di mettere un punto alla mattanza che si verifica quasi ogni giorno sulle strade del nostro Paese e che spesso causa la morte di giovani e giovanissimi.
La volontà del governo Meloni è quella di arrivare ad un disegno di legge già entro questo mese di giugno. Il ddl verrà presentato in Consiglio dei Ministri, anche se poi dovrà affrontare tutto l’iter parlamentare. La speranza è che già entro la fine del 2023 si possa arrivare al completamento del processo, rendendo così attiva la riforma del Codice della Strada.
Quali saranno le principali modifiche su cui sta lavorando il governo? L’esecutivo punta soprattutto su sanzioni più dure nei confronti di chi trasgredisce. In particolare, il governo vuole inasprire le pene per coloro che si mettono alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e causano incidenti.
Proprio questo scenario potrebbe far scattare la più importante novità della riforma del Codice della Strada, ovvero il cosiddetto ergastolo della patente.
E’ stato lo stesso ministro Matteo Salvini a chiarire i dettagli di questa novità. Per farla breve, coloro che provocheranno incidenti sotto l’effetto di droghe o alcol saranno costretti a subire il ritiro della patente a vita. L’ergastolo della patente verrà applicato anche in caso di altre infrazioni gravi.
Allo stesso modo, la riforma del Codice della Strada prevederà anche un rilancio della patente a punti. Attualmente, come evidenziato dai dati, il 98% delle persone in possesso di una patente ha 20 punti, pertanto l’effetto di questa misura non è più efficace come all’inizio.
Pene più severe anche per la sosta selvaggia
Oltre al nuovo divieto con conseguente ritiro a vita della patente, tra le intenzioni del governo Meloni c’è anche quella di istituire dei corsi di sicurezza stradale che verranno destinati agli studenti delle scuole superiori o a coloro che frequentano il primo anno di Università. Chi dimostrerà di aver frequentato questi corsi potrà ottenere dei crediti formativi.
Anche sulla sosta selvaggia il governo Meloni ha deciso di intervenire con severità. La misura che vedremo nel nuovo Codice della Strada – che riguarderà anche monopattini e ciclomotori – farà scattare multe molto salate in caso di parcheggio in sosta vietata, sui marciapiedi o nei posti riservati ai disabili.
Infine, per quanto riguarda i monopattini viene stabilito un limite di velocità. Questi mezzi non potranno superare i 20-25 chilometri orari e i conducenti dovranno sempre indossare il casco.