Se vuoi comprare olio d’oliva buono ci sono alcuni elementi che vanno valutati per non spendere inutilmente denaro: leggi bene.
Tra gli ingredienti dei quali non si può fare a meno nella cucina italiana c’è l’olio d’oliva. Un ingrediente che va però scelto con estrema cura. Sugli scaffali dei supermercati si trovano moltissime bottiglie con le etichette più diverse. Scegliere per questo motivo il prodotto migliore in base al budget che si ha può non essere semplice. Se ti trovi con il dubbio di quale sia il migliore tra i molti che ti vengono offerti ecco quello che devi sapere per un olio d’oliva davvero di qualità.
Come leggere l’etichetta dell’olio d’oliva
È chiaro che se ti trovi a dover acquistare una bottiglia di un olio d’oliva che non hai ancora mai assaggiato il primo controllo che puoi fare è quello sulla etichetta. I prodotti che vengono messi in commercio e che si trovano sugli scaffali dei nostri supermercati devono essere dotati di tutta una serie di elementi che ne identificano il produttore, il Paese di provenienza e la categoria di olio d’oliva.
Alcune caratteristiche sono generali e valgono per tutte le categorie di olio, altre sono solo sulle etichette dell’olio vergine ed extravergine. L’etichetta deve indicare quale categoria di olio si trova nella bottiglia, la quantità al netto, il termine minimo di conservazione e le eventuali condizioni di conservazione, tutto ciò che contribuisce a identificare il responsabile commerciale, il lotto, lo stabilimento in cui è stato confezionato e l’etichetta cosiddetta ambientale.
Per quello che riguarda l’olio extravergine e l’olio vergine va inoltre indicata l’origine e in alcuni casi la campagna di raccolta. Tutte queste indicazioni servono per individuare il luogo in cui l’olio è stato confezionato e da dove vengono le olive. Se dovessero infatti verificarsi episodi di contaminazione, è chiaro che occorre sapere da dove viene il prodotto per ritirarlo tempestivamente evitando però di toccare gli altri. L’etichetta così compilata è un obbligo. Ma oltre all’etichetta c’è anche quello che trovi all’interno della bottiglia.
Come valutare l’olio
Quello che c’è sull’etichetta e quello che c’è dentro la bottiglia devono corrispondersi perfettamente. Se per esempio acquisti una bottiglia di olio extravergine devi avere la certezza che dentro la bottiglia ci sia olio extravergine. In particolare, questa tipologia di olio, che è quello della prima spremitura, ha delle caratteristiche specifiche anche per ciò che riguarda il colore e il gusto.
I prodotti migliori sono quelli che producono sul palato una sensazione vagamente amarognola e in gola lasciano un lieve pizzicore. E vale la pena sottolineare che queste due caratteristiche insieme non ci dicono se l’olio è ad alta acidità. Da evitare, invece, l’olio se questo risulta totalmente privo di sapore, perché potrebbe essere rancido o non essere stato correttamente conservato prima di arrivare sullo scaffale. A seconda poi della provenienza delle olive le note possono essere leggermente diverse. In questo caso dovrai affidarti a quello che è il tuo gusto personale andando per esperimenti.