Pensione dimezzata per queste categorie dall’INPS: ecco chi ci sarebbe in lista

Tante novità in arrivo per la pensione di migliaia di italiani che ancora una volta si ritroveranno in forte difficoltà a seguito delle rivalutazioni stabilite proprio in questi ultimi giorni.

Pensione dimezzata
Pensione dimezzata – imilanesei.nanopress.it

Piano piano nei prossimi mesi le pensioni italiane si svaluteranno in maniera consistente. Questo a causa dell’inflazione che è stata certificata dall’istat per tutto il 2022, che raggiunge un valore parecchio alto, l’8,1% probabilmente anche a causa dell’aumento delle pensioni che si è verificato a partire da gennaio 2023. L’aumento è stato del 7,3%, a primo impatto può sembrare pochino, ma non lo è affatto.

Lo Stato a seguito di tutto ciò probabilmente sceglierà di dare un taglio alle pensioni pur di risparmiare, per cui il problema per il Governo sarà risolto, mentre per i pensionati arriverà una grave perdita.

L’Italia affronta un momento di vera crisi, le pensioni subiranno delle modifiche importanti ecco perché

Quest’anno così come lo scorso e i precedenti, è uno dei più difficili, perché le tasse sono aumentate, così come il costo dei beni di prima necessità e non solo. I prezzi di qualunque cosa, sia alimenti, che carburante sono arrivati alle stelle, invece il potere di acquisto sia dei pensionati che dei lavoratori è sceso perché purtroppo gli stipendi sono rimasti invariati.

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All’inizio dell’anno coloro che percepiscono le pensioni hanno ricevuto un bellissimo regalo, ovvero la notizia di soldi in più nei primi cedolini così come per tutto il 2023. Stessa cosa per i lavoratori, che a quanto pare quest’anno perderanno molti meno soldi a causa delle tasse. Insomma l’anno sembrava essere iniziato nel migliore dei modi. Purtroppo le cose sono cambiate, anche se non per tutti.

L’INPS lancia l’avviso, ecco cosa potrebbe cambiare e su cosa lo Stato andrà a risparmiare

A cambiare probabilmente saranno le pensioni sopra i 2101 euro per un motivo abbastanza semplice. In questo caso la perequazione automatica verrà nettamente ridimensionata, per cui i pensionati perderanno parecchi soldi nel cedolino e dovranno accontentarsi del minimo.

L’INPS nel corso degli ultimi anni ha visto aumentare la spesa pubblica di parecchi soldi, ma adesso i conti non tornano ed inizia ad essere un vero e proprio problema perché la perdita economica è veramente elevata. Per questo bisogna fare qualcosa prima che la situazione peggiori e non ci possa più essere alcuna soluzione.

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Il buco che si va a creare nel 2023, è di 10 miliardi di euro. Entro il 2029 facendo due rapidi calcoli, potrebbe arrivare addirittura a 92 miliardi. Una cifra troppo elevata che non rientrerebbe mai nei prossimi vent’anni. L’unico modo per limitare il problema è provvedere al taglio delle pensioni, rivalutando gli assegni corposi.

Cosa succederà ai titolari di questi trattamenti pensionistici

Le pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo ovvero quelle fino ad un massimo di 2101,52 euro al mese con la legge di bilancio sono state rivalutate, mentre tutte quelle al di sopra della soglia stabilita, andranno a diminuire all’aumentare dell’assegno. In poche parole coloro che percepiscono importi alti oppure medio alti nel corso dei prossimi mesi, ne parleranno le conseguenze.

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Coloro che percepiscono più di 5 volte il trattamento minimo, ovvero tutti i pensionati che ricevono 2690 euro di pensione al mese potranno usufruire della rivalutazione dimezzata andando a perdere €10.000 nell’arco di 10 anni. Lo Stato quindi risparmierà sulle tasche dei pensionati, in maniera alquanto ingiusta. 

Purtroppo in Italia l’argomento pensioni è quello che fa discutere maggiormente, perché chi ha diritto a determinate somme, finisce per non riceverle e per intascare la metà. Mentre chi vorrebbe andare in pensione deve rinunciare per forza di cose e rimanere in attesa di raggiungere l’età prefissata, pur non essendo in condizioni. Insomma su questo tema c’è ancora parecchio da lavorare.

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