Pensione prima dei 67 anni? È possibile proprio in questo modo

Si può andare in pensione prima dei 67 anni? Esiste una procedura che puoi attivare se hai alcuni requisiti. Ecco cosa devi sapere.

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C’è una pensione prima dei 67 anni – imilanesi.nanopress.it

Andare in pensione per moltissime persone è una meta che, con i cambiamenti alle norme che si sono avute negli ultimi anni, si è allontanata sempre un po’ di più.

C’è però una condizione che invece può aiutare ad andare in pensione anche se non si è raggiunto il limite minimo di età previsto a 67 anni. Vediamo quindi come funziona, quali sono i benefici e quali sono invece i limiti.

Come andare in pensione prima del tempo

In Italia andare in pensione è diventato sempre un po’ più complicato. Questo perché la spesa che riguarda le pensioni è una voce molto importante del bilancio nazionale e quindi si cerca di trovare tutti i sistemi per evitare di spendere più di quello che è possibile.

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Pensione prima del tempo? Attento a cosa scegli – imilanesi.nanopress.it

Ma esistono quelle situazioni in cui si può anticipare la pensione. Nel corso degli ultimi governi è stata per esempio introdotta la cosiddetta APE sociale ovvero l’anticipo della pensione. Per quello che riguarda però il 2024 ci sono delle novità che potrebbero aiutarti oppure averti escluso rispetto alla possibilità di andare in pensione prima di aver compiuto 67 anni.

Il termine di età, un elemento che comunque va inserito per i trattamenti pensionistici, è stato infatti spostato da 63 anni netti a 63 anni e 5 mesi con comunque almeno 30 anni di contributi. L’aggiunta dei 5 mesi ha ridotto in parte la platea di chi può richiedere l’APE sociale. Ma che cosa ci si può aspettare nel caso in cui tu abbia comunque ancora i requisiti per questo trattamento pensionistico? Innanzitutto è stato imposto un limite riguardo la mensilità che si può ricevere: 1500  euro lordi al mese.

C’è poi da tenere presente che l’APE sociale non produce tredicesima, non si adegua all’inflazione e non sono contemplati assegni sociali. C’è però di positivo che nel momento in cui si raggiunge l’effettiva età pensionistica, ovvero nel nostro Paese ancora 67 anni, la pensione si trasforma in quella di vecchiaia che tutti conosciamo. Si tratta quindi di un trattamento pensionistico tampone che dura per gli anni che passano dal momento in cui si decide di lasciare il lavoro al momento in cui si avrebbe avuto diritto al trattamento tradizionale. La penalizzazione, per questo motivo, risulta quindi solo temporanea.

A chi è destinata

Ci sono però solo alcune categorie che possono usufruire di questo trattamento pensionistico. Tra questi gli invalidi civili con una percentuale di invalidità di almeno 74%,, tutti quei lavoratori che sono inseriti nelle professioni gravose e che abbiano almeno 36 anni di contributi totali di cui gli ultimi 6, se si calcola a 7 anni, o 7 se si calcola a 10 anni devono essere stati trascorsi facendo il lavoro gravoso, e poi ci sono i caregiver e i disoccupati.

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