Stai attento perché puoi avere un pignoramento anche sulla pensione. C’è però una cifra limite da non superare e per cui non si possono prelevare i soldi.
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Avere dei debiti non è qualcosa di piacevole. Nessuno vorrebbe averli e a maggior ragione se si tratta di una persona anziana. Questi possono essere causati da investimenti fatti male o da mutui troppo pesanti da sostenere. Che siano nei confronti di privati o di pubblici non è facile.
Con la situazione economica degli ultimi anni poi è peggiorato ancora di più. Il caro bolletta e l’inflazione hanno fatto si che il costo della vita sia molto più caro e di conseguenza si fa fatica a pagare debiti o spesso se ne fanno per poter semplicemente sopravvivere.
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Devi sapere poi che anche i pensionati possono subire un pignoramento. Devi stare attento ma devi anche sapere che lo Stato ha un occhio di riguardo verso le persone e per questo c’è il divieto di pignoramento sotto una determinata cifra. Questa è anche cambiata lo scorso anno proprio per via dei tanti aumenti. Di seguito ti spiegheremo come funziona.
Pensioni e pignoramenti: ecco quando scatta il divieto
Come abbiamo detto i debiti non sono cosi rari e neppure quando si è anziani. A protezione di questi c’è il Decreto Aiuti Bis che è stato convertito in Legge e che è stato modificato dallo scorso settembre. Infatti non si può pignorare per un ammontare che corrisponde al doppio dell’assegno sociale mensile. Siccome questo è di circa 500 euro il limite è di 1000 euro.
Solamente la quota al di sopra dei 1000 euro può essere soggetta a pignoramenti secondo la legge. Questa infatti garantisce il minimo vitale con un somma di soldi che è finalizzata a garantire una vita dignitosa. Le pensioni che non superano i 1000 euro sono quindi impignorabili.
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Questo viene riconosciuto per le pensioni e anche per le prestazioni assistenziali come può essere ad esempio la pensione di invalidità. Ma non solo perché vale anche per l’indennità come APE sociale, volontario o agevolativo o per la RITA. infine anche per altri assegni di quiescenza.
Il pignoramento è l’espropriazione forzata dei beni di chi ha fatto i debiti. Può essere fatto attraverso beni mobili o immobili. Quando il debitore non ha alcun bene si richiedono somme di denaro. Questo può essere detratto sia dallo stipendio che dalla pensione in base allo stato del debitore.
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Ci sono due modi per cui viene pignorata la pensione. O direttamente presso l’INPS oppure presso l’Istituto di credito ovvero la banca. Nel primo caso la somma viene trattenuta mentre nel secondo caso viene versata. Ma vediamo quali sono i limiti di un pignoramento. Ci sono dei punti dell’articolo 545 del c.c. che lo sottoscrive.
Secondo quest’ultimo possono essere pignorate le somme eccedenti i 1000 euro. Queste devono però essere considerate nella misura di un quinto per i tributi dovuto allo Stato. Va poi ricordato che se viene eseguito un pignoramento senza rispettare i limiti questo potrebve essere inefficiente.