C’è una piacevole notizia per le pensioni del nostro Paese. In arrivo anche nel 2023 la quattordicesima mensilità di pensione. Ecco a chi spetta e quando arriveranno i soldi sul conto.
L’argomento pensioni tiene sempre banco nel nostro Paese. Quasi il 30% della popolazione, infatti, ha terminato la propria attività lavorativa e riceve un assegno pensionistico ogni mese. Il valore di questo varia in base alla quantità e alla durata dei contributi versati nel corso degli anni.
In Italia, la pensione di vecchiaia è fissata a 67 anni, a patto che si siano versati almeno 20 anni di contributi. Per poter andare in pensione anticipata, invece, occorrerà aver versato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne. Tutto questo almeno fino al 31 dicembre 2026.
Oltre alle 12 mensilità, tutti i pensionati ricevono a dicembre anche la tredicesima. Non è, però, finita qui. Anche nel 2023 l’INPS pagherà la quattordicesima mensilità a tutti quei pensionati che rispetteranno determinati requisiti. Poter contare su diverse centinaia di euro in più è molto importante, specie in un periodo così pesante dal punto di vista economico e finanziario.
In questo articolo parleremo propria della quattordicesima mensilità in riferimento alle pensioni. Vuoi sapere a chi è riservata e quanti soldi spettano nei vari casi specifici? Ecco tutte le informazioni in merito a questo argomento.
Pensioni, ecco tutti i dettagli sulla quattordicesima per il 2023
Chi è in pensione e ha compiuto almeno 64 anni di età potrà ricevere anche la quattordicesima mensilità sulla pensione, a patto che si rientri in una determinata fascia di reddito. Non tutti i pensionati, dunque, beneficiano ogni anno della quattordicesima. Scopriamo chi ne ha diritto e a quali parametri bisogna sempre attenersi per quanto concerne questo argomento particolare.
Abbiamo accennato al limite minimo di età. Per poter usufruire della quattordicesima mensilità di pensione, però, bisogna rientrare anche in un certo range reddituale. Il reddito complessivo del singolo pensionato, infatti, non potrà essere superiore a più di 2 volte il trattamento minimo annuo.
Il limite di reddito complessivo dovrà essere di 14.657,24 euro. L’INPS dovrà accertare che il pensionato rientri entro questo limite massimo di reddito per poter ricevere sul proprio conto corrente la quattordicesima mensilità di pensione.
Hanno diritto alla quattordicesima tutti i pensionati in possesso di pensione di vecchiaia o con la nuova pensione anticipata. Anche chi riceve una pensione di invalidità ordinaria o chi è superstite potrà contare su questi soldi in più.
Chi, invece, riceve l’assegno sociale o una pensione di invalidità civile o di guerra non potrà ricevere la quattordicesima mensilità di pensione.
Scopriamo quando arriva la quattordicesima nel 2023 e a quanto ammonta questa somma aggiuntiva di pensione per tanti pensionati del nostro Paese. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
La somma spettante: ecco a quanto ammonta e quando arriva
Abbiamo già accennato ai requisiti minimi per poter beneficiare di questa somma in più sulla pensione. Si sono indicate, inoltre, le categorie di pensionati alle quali spetta la quattordicesima mensilità. Scopriamo adesso quanti soldi in più ci saranno e quando arriveranno sui conti correnti di milioni di pensionati. Ecco tutti i dettagli.
La quattordicesima arriverà sul cedolino di luglio. Chi riceve la pensione in posta vedrà i propri soldi in più a partire dal primo luglio. Chi, invece, la riceve in banca avrà la quattordicesima a partire dal 3 luglio.
Questa mensilità aggiuntiva non avrà una somma unica per tutti i pensionati che ne hanno diritto. Essa è variabile fra i 336 euro ed i 655 euro circa. Non sarà necessario presentare alcuna domanda, dal momento che l’INPS automaticamente saprà a chi spettano i soldi in più.
La quattordicesima più elevata – dal valore di 655,20 euro – spetta a tutti quei pensionati aventi redditi annui inferiori a 10.992,93 euro, vale a dire al valore di 1,5 volte superiore a quello della pensione minima. Gli anni di contributi, inoltre, dovranno arrivare a 25 per i lavoratori dipendenti e a 28 per quelli autonomi.
La quattordicesima più bassa – dal valore di 336 euro – spetta, invece, a chi ha un reddito compreso tra i 10.992,93 euro e i 14.657,24 euro. I pensionati dovranno aver versato almeno 15 anni di contributi. Questo limite sale a 18 anni per gli autonomi.
In mezzo a queste due somme limite – in riferimento al massimo e al minimo per quanto concerne la quattordicesima – ci sono tante altre fasce e requisiti minimi da rispettare, variabili in base al singolo caso di ogni pensionato.