Pensioni maggio 2023, queste categorie la riceveranno in ritardo: i penalizzati

Le pensioni a maggio 2023 potrebbero essere accreditate in ritardo.  Ecco a cosa è dovuto questo problema e quando arriveranno i pagamenti.

Pensioni maggio
Pensioni maggio – Imilanesi.Nanopress.it

Per ogni pensionato è indispensabile conoscere la data di accredito della propria pensione, così come per lavoratori i dipendenti è necessario sapere quando sarà accreditato lo stipendio. ricordiamo infatti che sono molti gli anziani che contano solo ed esclusivamente sul versamento mensile che, nella maggior parte dei casi, prevedono importo minimo. per maggio però sono previsti dei ritardi, ecco perché e chi riceverà il pagamento in ritardo.

Pensioni maggio 2023 in ritardo

A maggio 2023, molti pensionati italiani riceveranno le loro pensioni in ritardo. La causa sarebbe da attribuire a un errore informatico da parte dell’INPS. Questo errore ha causato un ritardo nell’elaborazione di alcuni pagamenti di pensione, che non ha calcolato le giornate di festività, come il primo maggio. Secondo le stime, circa 300.000 pensionati italiani saranno colpiti da questo ritardo. La maggior parte di questi pensionati è composta da anziani che vivono da soli e che possono contare esclusivamente sulla loro pensione.

Pensione maggio 2023 in ritardo
Pensione maggio 2023 in ritardo – imilanesi.nanopress.it

Nello specifico, la data del primo maggio, essendo un giorno di festività, ritarderà l’erogazione dei pagamenti pensionistici, che slitteranno al giorno successivo. Un ritardo lieve, ma che comunque porta ulteriori slittamenti nel caso di ritiro della pensione presso gli uffici postali. Chi ritira la propria pensione presso un ufficio postale, infatti, fa affidamento su un calendario che è predisposto in base all’iniziale del cognome. Slittando il primo giorno di pagamento, di conseguenza anche tutti gli altri giorni vedranno almeno 24 ore di ritardo.

Chi sarà maggiormente colpito dal ritardo

Nonostante il calendario dei pagamenti non sia ancora stato rilasciato, è però fatto noto che ci sarà una categoria che sarà colpita più delle altre dal ritardo dei pagamenti.
La categoria in questione è ovviamente quella dei pensionati che ricevono una pensione minima. Per questo tipo di pensione l’importo è veramente irrisorio rispetto al costo della vita. si parla di un assegno mensile pari a 525,38. molti anziani percepiscono una pensione minima e si trovano a dover fare i conti con bollette di luce e gas più alte rispetto agli anni precedenti, a dover fare la spesa, acquistare medicinali e in alcuni casi anche a pagare l’affitto.

Pensioni minime basse
Pensioni minime basse – imilanesi.nanopress.it

Non é difficile comprendere come per certe categorie anche un solo giorno di ritardo possa essere un problema non indifferente. Al di fuori delle pensioni minime, in generale tutti i pensionati che mensilmente si vedono accreditare un importo inferiore ai 1000 Euro, rischiano di trovarsi in evidenti difficoltà economiche.
Tuttavia nonostante il ritardo previsto per il mese di maggio, ci sono buone notizie all’orizzonte proprio per chi riceve una pensione minima. Questi pensionati infatti vedranno un aumento sull’anno 2023 pari al 8,8%. Ciò significa che la loro pensione salirà a circa 571 Euro al mese. Ll’ottima notizia sta però nel fatto che, comprendendo la misura tutto l’anno in corso, i contribuenti si vedranno accreditare anche gli arretrati spettanti del mese di gennaio 2023.

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