Pensioni, nel 2023 aumenti fino a 600 euro: ecco per quali categorie

Tra gli obbiettivi del Governo nel 2023, l’incremento dell’importo della pensione minima che può giungere anche a 600 euro.

Assegno minimo per pensionati
Assegno minimo per pensionati -Imilanesi.it

Questo potrebbe finalmente concedere un po’ di sostegno a tanti pensionati e alle loro famiglie, messe in ginocchio dall’inflazione che viaggia spedita e dal caro energia.

Assegno minimo per i pensionati

Le pensioni minime nel 2022 erano di 525 euro: dopo la riqualificazione del 7,3%, è possibile che l’assegno previdenziale sia di 563 euro.

Tuttavia, il governo ha stabilito che la perequazione dovrebbe raggiungere come minimo il 120%: questo, in breve, avrebbe consentito di portare l’indicizzazione all’8,7%. In questo caso l’importo mensile dovrebbe essere pari a 572 euro.

Ad ogni modo, ad oggi si sta valutando l’ipotesi di innalzare l’importo a 600 euro, al fine di riuscire in qualche modo a conseguire l’obiettivo di 1.000 euro, programmato per la chiusura della legislatura.

Aggiornamento pensioni minime
Aggiornamento pensioni minime – imilanesi.nanopress.it

Si può anche pensare di raggiungere una rivalutazione integrale delle pensioni, che può arrivare fino a cinque volte il minimo consentito.

La maggiorazione, ad ogni modo, interesserebbe solo i pensionati con un Isee al di sotto di una certa quota e le persone che hanno più di 75 anni di età.

Su questo punto, stando alle ultime indiscrezioni sembra che ci sia stato il via libera del ministro Georgetti.

Modifiche del Governo alla Manovra 2023

E’ ormai prossima, da parte del Governo la presentazione del maxi-emendamento al disegno di legge della Manovra 2023, che dovrà contenere le modifiche, derivanti dalla mediazione tra le forze di maggioranza.

Per evitare l’esercizio provvisorio, l’approvazione deve arrivare sia da Camera che da Senato entro il 31 dicembre.

Al momento non si può escludere un ulteriore taglio del Reddito di Cittadinanza, ipotizzando di estromettere dalla platea dei beneficiari le persone di età inferiore ai 40 anni o di applicare una limitazione del cosiddetto “paracadute” per i beneficiari, che passerebbe da 8 a 6 mesi fino al 2023.

I soldi recuperati dal taglio del  RdC, potrebbero essere investiti nelle risorse per le pensioni, con l’aumenti delle minime e non solo.

Di certo, per la Legge di Bilancio 2023, lo scoglio delle pensioni appare il più impegnativo da superare.

Il nuovo governo ha obiettivi a lungo termine: sta lavorando al superamento della Legge Fornero. L’idea è di dare il via alla riforma delle pensioni nel 2024 e portarla a termine in modo definitivo entro la fine della legislatura.

Pensionati controllano conteggi
Pensionati controllano conteggi – imilanesi.nanopress.it

Di sicuro, il meccanismo di rivalutazione delle pensioni susciterà molto malcontento. In base ai calcoli dello Spi Cigil, i titolari di pensione potrebbero riceve fino a 1.200 euro in meno all’anno di quanto previsto.

Una volta superata la soglia di 2.100 euro lordi al mese, a cui corrispondono circa 1.700 euro netti, il valore di rivalutazione si riduce molto in fretta con il crescere degli importi. A fronte di aumenti meno generosi del previsto per quanto riguarda non solo le fasce alte, ma altresì le pensioni medie e medio-alte.

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