Pioggia di controlli INPS: questi pensionati dovranno restituire tutto indietro

Pioggia di controlli INPS: sembra che questi pensionati dovranno restituire tutto indietro. Ecco chi e perché.
Scritta INPS su schermo
Scritta INPS su schermo – Imilanesi.Nanopress.it

Attualmente si stanno attuando diversi controlli INPS. Un genere di verifica che è in atto in questo mese di maggio, in riferimento alla posizione di alcuni pensionati. Questi ultimi dovranno restituire tutto indietro. Successivamente troverete spiegati tutti i dettagli riguardanti questa importante tematica, che potrebbe colpire determinati pensionati.

Le verifiche svolte dall’INPS

Come accennato poco fa, si parla dei controlli che l’INPS sta provvedendo a fare e che sicuramente comporteranno delle conseguenze importanti su molte persone, ma cerchiamo di capire meglio cosa stiamo dicendo.

L’Istituto in questione sta  provvedendo a fare dei minuziosi controlli per quanto riguarda la rata del corrente mese di maggio. La verifica svolta dall’INPS fa riferimento per la precisione alle posizioni, di quei pensionati, ai superstiti, concernente l’anno 2020.

Pensionati
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Lo scopo di questo lavoro che sta facendo l’INPS è quello di riuscire a stabilire il recupero di probabili indebiti, partendo dal prossimo mese di Agosto.

In tanti, a questo punto, si stanno chiedendo il motivo per cui l’INPS abbia cominciato proprio ora a fare tali controlli.

Tutto si spiega in quanto tale verifica è avvenuta in seguito all’incrocio dei dati messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Un altro aspetto da considerare è che la verifica in corso coinvolge unicamente coloro che hanno diritto alla pensione ai superstiti.

Questi ultimi sono coloro che appartengono al regime pubblico e il controllo permette di acquisire tutte le informazioni emesse dall’Agenzia delle Entrate, oltre alle ulteriori informazioni che includono pure i redditi di pensione presenti nella raccolta centrale collegata ai pensionati.

Pioggia di controlli INPS: informazioni aggiuntive 

Basandosi sulle conferme date dall’INPS  tale verifica si è svolta sulla rata del mese di maggio, considerando pure la novità correlata alla sentenza 162/2022 della Corte Costituzionale.

INPS
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Quest’ultima, infatti, ha ritenuto assolutamente non legittimo l’articolo 1, comma 41 di una legge del 1995. Per la precisione si tratta dell’ipotesi di cumulo collegata alla pensione di reversibilità, con ulteriori forme di reddito aggiuntive di chi ne ha usufruito.

In questa parte, quindi, non si prevede che l’effettiva decurtazione della pensione non possa eseguirsi in una misura superiore, in riferimento alla concorrenza dei medesimi redditi.

Ecco quindi che nel caso in cui la pensione alle persone superstiti sia giunta in una forma superiore rispetto a quella che realmente gli spettava, allora si andrà ad applicare il recupero di questa forma di indebito. Un intervento che andrà a verificarsi a partire dalla rata della pensione correlata esattamente al mese di Agosto del 2023.

Certamente quest’estate, in base a quanto detto fino a ora, vi saranno svariati pensionati che dovranno affrontare quella che si presuppone come una spiacevole notizia.

Ciò visto che le persone interessate da queste verifiche, dovranno provvedere a restituire la somma in più.

Come avverrà il recupero

A questo punto sono tanti i cittadini che desiderano avere informazioni più dettagliate, riguardanti questi particolari interventi che stanno avvenendo in questo mese di Maggio.

Soprattutto coloro che rientrano nelle verifiche che sta provvedendo a effettuare l’INPS. Questi sono proprio coloro che durante la prossima estate, si ritroveranno a dover sostenere le conseguenze di questi controlli.

Successivamente troverete quindi tutto quello che c’è da sapere a riguardo, con incluse le informazioni collegate ai relativi recuperi che da quanto detto precedentemente, inizieranno a partire dal mese di Agosto.

Dunque il recupero in questione si mette in pratica tramite delle apposite trattenute. Queste ultime fanno riferimento a un quinto dell’importo complessivo della pensione.

Tutto questo includendo pure l’indennità integrativa speciale, tenendo conto del netto dell’Irpef e un massimo di 60 rate.

Calcoli
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È importante informarsi in modo approfondito su tutte queste nozioni, così da non ritrovarsi impreparati a quanto sta accadendo.

In caso di determinate circostanze, i recuperi avverranno in una maniera differente. In relazione a quanto appena detto, nel caso in cui la pensione coinvolta dal debito non sia bastevole e se il pensionato dovesse risultare titolare anche di una pensione aggiuntiva diretta e di gestione pubblica, la modalità in questo caso cambierebbe.

Ultimi dettagli sui controlli INPS: riflessioni conclusive

Si tratta di una situazione particolare che, quindi, porterebbe al recupero dell’importo residuo che in forma automatica verrebbe così recuperato pure su quest’altro trattamento.

In tale condizione appena descritta, il recupero si attuerà dunque tramite un’emissione di avviso di pagamento PagoPa, con un’apposita trattenuta sulla pensione della gestione in forma privata.

Una fase opzionale potrebbe corrispondere alla diretta convocazione del pensionato.

Con tutte le nozioni riportate precedentemente, adesso potete contare su un bagaglio di informazioni preziose, riguardanti questa fase di controlli INPS su questi pensionati.

Un modo per conoscere in maniera del tutto approfondita ciò che sta accadendo in tal senso, che risulterà assai utile primariamente per coloro che si ritroveranno coinvolti personalmente in questa forma di recupero.

Una notizia che ha lasciato letteralmente a bocca aperta tanti cittadini, proprio perché non sapevano nulla su questa decisione presa e attuata nei riguardi di tanti pensionati italiani.

Pensionati che si ritroveranno a dover restituire tutto indietro, in base a quanto annunciato poc’anzi, senza poter fare nulla per impedire ciò.  Arrivati a questo punto dell’articolo, dunque, avete tutte le informazioni a tal proposito per non restare nel dubbio.

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