Nella giornata di ieri è andato in scena il maxi-raduno della Lega, a Pontida. Matteo Salvini promette credibilità, e annuncia il programma davanti a 100mila persone.
Matteo Salvini ha assicurato al suo popolo, riunito dopo 2 anni di stop ancora a Pontida, che riporterà la Lega al governo. I punti del leader del Carroccio, davanti a un bagno di folla di fedelissimi. Gli accordi con gli alleati e i sei punti “sacri” del programma.
Pontida, le promesse di Salvini: “Sì al nucleare, addio al canone Rai”
“Quest’anno è diverso, ci sono diverse cose che non vanno nella Lega“, è la testimonianza di uno dei tanti leghisti sul prato di Pontida. Una Pontida per la prima volta senza Bossi, che ha preferito trascorrere il giorno del suo compleanno in famiglia, e tra mugugno precedente ai vari comizi, è andata in scena nella giornata di ieri.
Non sono certo gli anni d’oro del grande entusiasmo leghista, anche se gli organizzatori assicurano la presenza di 100mila persone. E in effetti il pubblico pare abbia risposto alla chiamata. Ben 200 autobus pieni di gente solo da Bergamo, più di 100 giornalisti accreditati e tante personalità del partito.
Tra i tanti punti, e le tante promesse, Matteo Salvini salito sul palco intorno alle 14:00, ha elencato: stop al caro bollette, flat tax, quota 41 per le pensioni. Ma anche il ripristino del decreto sicurezza, avviato al Viminale, e un pallino della Lega: l’abolizione del canone Rai. A zona bianca Salvini era intervenuto sulla questione, paragonando la televisione pubblica a Mediaset. Secondo il numero uno leghista, Mediaset svolgerebbe lo stesso ruolo della Rai, ma senza chiedere nessun canone: “Lo stesso servizio. Non pago comizi dei radical chic a spese dei contribuenti“.
Il Leader del Carroccio, sulla questione energetica, ha preso la parola dicendosi a favore del Nucleare “di ultima generazione”. “La forma di energia più Green, pulita, emissioni zero, sicura e meno costosa, è il Nucleare. Noi diciamo sì al nucleare, pulito e sicuro“.
Salvini a Pontida: “Con Giorgia e Svilio andiamo d’accordo”
Nessuna possibilità di diventare un comprimario di Giorgia Meloni, ha rassicurato Matteo Salvini, chiamato da molti suoi dirigenti “il vero leader”, e dipingendo le percentuali di Fratelli d’Italia come un voto di protesta. Ma Salvini dovrà riuscire a convincere anche gli alleati, oltre ai propri elettori. Intanto Salvini ha voluto sottolineare la grande unione del centrodestra.
Il leader della Lega a Pontida è tornato su “Giorgia e Silvio“, confermando la coesione e che i rispettivi partiti sarebbero d’accodo praticamente su tutto. Un’azzardo, viste le recenti dinamiche sia dal punto di vista della crisi russa, che sul caro bollette. Ma Salvini è pronto a firmare il “patto sacro”, per governare per cinque anni insieme all’alleanza di centrodestra in serenità ed armonia.
Ecco i sei punti fondamentali del programma leghista: stop al caro bollette, sì al nucleare Green e sicuro; l’autonomia regionale; flat tax al 15% e pace fiscale; stop Fornero, sì alla quota 41 per le pensioni; stop sbarchi di immigrati con il decreto Salvini; Giustizia giusta.