PostePay, se non lo hai dichiarato scatta il controllo del fisco: non dimenticarti

Se siete titolari di Postepay, dovete assolutamente dichiarare queste cose. Se non lo farete, scatteranno per voi i controlli del fisco.

Postepay controllo del fisco
Postepay controllo del fisco – Imilanesi.Nanopress.it

Ecco cos’è che dovete assolutamente fare se siete titolari di Postepay. Nessuno si aspettava che fosse così importante.

Postepay, cos’è e come funziona

Postepay è una carta prepagata erogata da Poste Italiane, che permette di effettuare acquisti, pagamenti e di riceverli da qualsiasi altro conto e utente. Esistono vari tipi di Postepay, dalla tradizionale in versione gialla senza Iban, fino alla Evolucion nera, che invece ha un IBAN.

Con la Postepay potrete fare acquisti nei negozi e online, perché appartiene al circuito VISA, valido tanto in Italia come all’estero. Purtroppo, però, Postepay ha dei limiti, come ad esempio la possibilità di caricare quantità di denaro elevate, tipiche dei conti in banca.

Postepay
Postepay -imilanesi.nanopress.it

Questa carta, a seconda della versione di cui si è titolare, può obbligare i consumatori a pagare una tariffa per il prelievo di somme e una tariffa mensile o annuale per il semplice motivo di possederla.

Questa carta sembra perfetta soprattutto per i giovani che non si trovano a gestire elevate somme di denaro. Proprio perché spesso è utilizzata dai giovani adulti, non si sa che anche questa carta viene in qualche modo controllata dall’Agenzia delle Entrate.

Il fisco, infatti, monitora gli spostamenti della carta e segnala quelli che potrebbero risultare insoliti. Ma non è tutto, perché alla fine dell’anno, se la possediamo, dobbiamo anche rilasciare una dichiarazione ufficiale. Se non lo avete fatto mai, rischiate di essere considerati evasori fiscali.

Ecco cosa dovete fare se ne siete titolari

Se avete questa carta e non sapete come dovreste comportarvi per essere in regola con la legge, dovete sapere che, innanzitutto, dovete assolutamente recarvi presso un ufficio postale. Dovrete andarci almeno una volta l’anno per richiedere la giacenza media o il reddito al 31 dicembre.

La giacenza media non è altro che la quantità di denaro che avete inserito in carta in un anno, divisa per i dodici mesi che compongono l’anno. La cifra che risulterà si cumulerà con il vostro reddito. Bisogna richiedere la giacenza media alle Poste nel caso in cui abbiate una carta provvista di IBAN.

Le Poste italiane
Le Poste italiane – imilanesi.nanopress.it

Il reddito al 31 dicembre, invece, è la quantità di denaro che ogni anno è presente nella vostra carta il 31 di dicembre. Il reddito in questione va richiesto sempre alle Poste nel caso in cui nella vostra carta non vi sia IBAN.

Anche questa cifra si cumulerà con il vostro reddito finale. Una cosa che fanno in molti è svuotare la propria carta prima dell’arrivo della data, in modo che non risulti denaro presente nella prepagata nell’ultimo giorno dell’ultimo mese dell’anno.

Quest’azione, però, potrebbe destare grandi sospetti al fisco, che potrebbe a quel punto stabilire un accertamento fiscale. In ogni caso, con la giacenza media o con il reddito al 31 dicembre in mano, dovrete recarvi al CAF in cui svolgete la tradizionale dichiarazione dei redditi. Nel caso in cui non rispettiate queste regole, rischiereste grosso con il fisco.

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