Pronto soccorso oftalmico notturno al Fatebenefratelli. A seguito della riorganizzazione sanitaria, nasce il teaching Hospital.
La Lombardia si dota di un servizio che punta sull’oculistica, a partire da mercoledì 14 giugno, dalle ore 20:00, alle ore 8:00.
Il servizio sarà a disposizione di tutti gli utenti tutti i giorni della settimana negli orari indicati, all’ospedale Fatebenefratelli, andando semplicemente al lato opposto della strada.
Progetto dell’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso e Università di Milano
Il progetto del tutto innovativo è stato presentato dall’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso in collaborazione con l’Università di Milano, Gian Vincenzo Zuccotti preside della facoltà di medicina, il referente del corso di studio ortottica nonché professore Paolo Nucci e l’ingegner Paolo Locatelli del politecnico di Milano.
Il paziente che pensa di avere una reale urgenza notturna, è invitato a recarsi al pronto soccorso del Fatebenefratelli, per ricevere aiuto da parte degli infermieri presenti negli orari indicati. Questi, mediante una metodologia di valutazione di urgenza, decidono se è il caso contattare lo specialista oppure rimandare l’intervento o la visita al giorno dopo.
Teaching hospital, il nuovo oftalmico di Milano propone un servizio innovativo per curare i pazienti
Per fare tutto questo si prevede l’introduzione di un nuovo strumento di diagnosi. La novità consente agli infermieri di andare a fotografare il fondo dell’occhio per condividere l’immagine con lo specialista a distanza, che rimane disponibile per le emergenze. In pochi secondi, si può valutare la gravità delle condizioni e decidere cosa fare, senza sbagliare. Il teaching hospital è il nuovo oftalmico di Milano. Almeno così è stato definito durante la conferenza stampa nel corso della quale è stato presentato il progetto.
Secondo Bertolaso quello compiuto in Lombardia è un passo importante verso la razionalizzazione dell’organizzazione sanitaria partendo da una specialità dedicata. Il passo era necessario considerando il fatto che almeno il 70% degli accessi all’ospedale notturni non sono giustificabili. Il 20% degli utenti che arriva al pronto soccorso può essere aiutato anche il mattino successivo senza fretta o urgenza. Invece il 10% è urgente, quindi va gestito nell’immediato con le nuove modalità che a breve saranno messe in pratica.
La situazione sanitaria in Lombardia sta per cambiare radicalmente. Questa tecnica potrebbe essere riconosciuta e adottata anche altrove dando grosse soddisfazioni sia al personale medico che ai pazienti.