Chiunque ricarica il cellulare di notte, perché di giorno serve. Lo usiamo per lavoro, per parlare con amici e familiari, per comunicare con la moglie, con il marito, per richieste urgenti e molto altro.
In pochi anni il cellulare è diventato il nostro più fedele amico, farne a meno è praticamente impossibile. Quando siamo in fila dal dottore, al supermercato, in cassa, dal benzinaio o persino in bagno, c’è lui pronto a sostenere i nervi e a rilassarci distogliendo l’attenzione.
Ecco perché la batteria del cellulare arriva a sera completamente scarica e quindi si ha la necessità di metterla in carica non appena poggiata la schiena sul letto.
Cosa conviene fare, mettere il telefono in carica di notte o di giorno?
C’è chi lo mette in carica e continua a usarlo e chi invece lo lascia sul comodino, dopo avere impostato la sveglia e lo mette in carica senza toccarlo più fino al giorno dopo. A questo punto bisogna però chiedersi se si tratta di un’abitudine buona o me no.
Quindi la domanda che ci poniamo oggi è la seguente: è giusto mettere il telefono in carica la notte oppure bisognerebbe farlo durante il giorno? Ci si chiede questo soprattutto per una ragione economica visto il periodo difficile che stiamo affrontando e visti i costi delle bollette.
Bisogna calcolare il consumo medio di ricarica di uno smartphone messo in carica di notte, per poter rispondere a questa domanda senza troppi problemi e senza sbagliare nemmeno di un centesimo.
Come funziona la carica notturna di un comune cellulare
Per ricaricare completamente la sua batteria, un cellulare ha bisogno di 3 ore di tempo. Tutto il resto del tempo in cui lo smartphone rimane attaccato alla corrente è un inutile spreco di energia elettrica che influisce sui costi alla fine del mese.
Forse nessuno lo sa, ma il cellulare inizialmente ha bisogno di più potenza che gli consente di attivarsi e di arrivare ad una buona percentuale di carica. Il tutto a maggior ragione se il cellulare era talmente scarico addirittura da spegnersi.
Per cui all’inizio per dare il via alla ricarica ha bisogno di 11w, poi va a calare a mano a mano che la batteria acquisisce la carica, fino a scendere a 1,5 w. Secondo le tariffe medie di elettricità, il dispendio di un cellulare sotto carica di notte è di 0,30 KWh, quindi incide tra 0,15 centesimi e 0,20 a seconda della compagnia scelta.
A primo impatto sembra essere una cifra bassissima, che non fa la differenza e quindi non comporta aumenti, disagi o problemi di alcun genere, insomma di una spesa sostenibile che non spaventa nessuno.
Qual è il rischio che si corre ricaricando lo smartphone di notte
In realtà il problema è un altro, ovvero lasciare il telefono collegato alla spina per tutta la notte ha un impatto negativo sulla batteria che si surriscalda fino a bruciarsi. In quel momento il telefono diventa inutilizzabile, per cui si è costretti a sostituirlo.
Affrontare una nuova attesa soprattutto di questi tempi, non è il massimo e non è auspicabile, per cui bisogna provvedere e cambiare le proprie abitudini se si vuole garantire lunga efficienza e ottimo funzionamento.
In questo caso si deve partire dalla base e scegliere di caricare il telefono quando si rientra in casa, il pomeriggio o la sera mentre si cena, prima di andare a dormire. Questo non comporta differenze di alcun tipo perché bastano soltanto 3 ore per raggiungere il 100% della carica.
Altre cattive abitudini comuni
L’errore che più o meno tutti quanti commettiamo è mettere in carica il cellulare con qualunque caricabatterie si trovi in giro. Questa azione è compromettente perché un caricatore non a norma può compromettere la batteria, causando danni irreversibili.
Un cavo non compatibile, danneggiato, non originale potrebbe surriscaldare troppo la batteria e quindi consumarla in fretta. Se quello originale dovesse danneggiarsi, si consiglia di acquistarlo nuovamente originale, ha un costo leggermente superiore ma dà garanzie.
Allo stesso modo è meglio non usare caricabatteria “fast-charger”, questi possono danneggiare velocemente la batteria, causa elevato amperaggio. Poi il cellulare non andrebbe mai tenuto in luoghi troppo caldi oppure vicino a fonti di calore.
Infine, la batteria non andrebbe mai lasciata scaricare fino allo 0% prima di ricaricarla, ma al massimo dovrebbe arrivare al 20%, questo tipo di ricarica aumenta le performance del cellulare. Ricarica una batteria da zero richiede un maggiore “sforzo” delle resistenze del cavo, che creano, a prescindere dal caricabatterie usato un leggero surriscaldamento.
Per concludere, per quanto oggi sia indispensabile l’uso del cellulare in qualunque momento della giornata, questo ogni tanto andrebbe spento. Almeno una o due volte la settimana si dovrebbe fare riposare per qualche minuto.
Per quanto possa sembrare assurdo anche in questo caso, quindi non spegnendo il dispositivo, si rischia l’usura della batteria.