Urne aperte in Lombardia questa mattina, fino alle 23 di stasera, poi ancora domani dalle 7 alle 15 in tutta la Regione.
Oggi si sceglie il nuovo presidente, o la nuova presidentessa, di Regione in Lombardia. Dal voto “utile” al voto disgiunto, permesso anche nel Lazio. Urne aperte da questa mattina, 12 febbraio alle 7. Le liste che appoggiano i candidati, come si vota, a cosa serve il voto disgiunto: tutto quello che c’è da sapere.
Regionali in Lombardia: urne aperte dalle 7 di stamattina
Stamattina si è dato il via alle votazione in Lombardia per eleggere il Presidente o la Presidentessa di Regione. Come noto i candidati sono quattro, tra il governatore uscente Attilio Fontana sostenuto dal centrodestra, Pierfranesco Majorino dal centrosinistra e dal Movimento Cinque Stelle, Letizia Moratti in lista civica e sostenuta dal Terzo Polo e Mara Ghidorzi, di Unione Popolare. Si voterà oggi e domani anche per il consiglio regionale, dunque 80 consiglieri insieme al Presidente.
Era da cinque anni che la Lombardia non andava al voto per le Regionali, dal 4 marzo 2018, quando i candidati erano stati sette con un’affluenza del 73% e la vittoria con il 49,75% dei voti di Attilio Fontana. Quest’ano accanto a Fontana, leghista, troviamo anche Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lombardia Ideale e Noi Moderati-Rinascimento Sgarbi. Le liste in sostegno di Majorino sono quattro: Pd, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, Patto Civico – Majorino Presidente. Due invece quelle in appoggio a Letizia Moratti, con Azione-Italia Viva e la liste civica Letizia Moratti Presidente. Una lista per Mara Ghidorzi, quella di Unione Popolare. I 79 posti del consiglio regionale invece hanno visto 1.019 candidature, divise tra 508 donne e 511 uomini, divisi su base provinciale. Alta l’età media, di 51 anni quest’anno, con il più giovane di 19 anni e il candidato più anziano invece di 84 anni.
Regionali, ammesso il voto disgiunto
Ci sarà tempo per votare fino alle 23 di stasera, mentre le urne apriranno nuovamente domani mattina dalle 7 alle 15 in tutta la Regione. Una votazione in due giorni, a differenza del 2018, ma che non prevede ballottaggio. Ecco perché in campagna elettorale hanno chiamato i cittadini al “voto utile”, a non disperdere cioè il loro voto dato che tutte elezioni si svolgeranno su un’unica manche.
Ed è tema caldo, considerata la grande percentuale di lombardi ancora indecisi. Passando al voto disgiunto, per le Regionali a differenza delle ultime elezioni del 25 settembre, si potrà votare un candidato presidente di Regione e una lista che appoggia invece un altro candidato.