Sanremo, la stoccata di una vincitrice: “Mi sono dissociata dal Festival”

La vincitrice di una delle storiche edizioni di Sanremo svela retroscena inediti e scioccanti sul Festival a Domenica In.

Amadeus e Mara Venier a Domenica In per lo speciale Sanremo.
Sanremo, arrivano dichiarazioni scioccanti da una vincitrice – Imilanesi.it

A due settimane dalla partenza del Festival di Sanremo, Mara Venier ha scelto di dedicare l’ultima puntata di Domenica In all’evento. Una scelta non gradita da molti telespettatori, più che altro per il cast selezionato dalla conduttrice, che comprendeva artisti storici ma attempati, come Al Bano, Marina Occhiena e Tiziana Rivale. A dispetto dei commenti negativi sulla “noia” provocata da questi protagonisti, comunque, è proprio Rivale, vincitrice dell’edizione 1983 del Festival, a essersi lasciata andare a dichiarazioni misteriose e pungenti su Sanremo.

Tiziana Rivale, che fine ha fatto la vincitrice di Sanremo

“In diretta da Villa Arzilla, reparto RSA, imbarazzante”, questo è il tono della maggior parte dei commenti che su X hanno commentato la puntata di Domenica In andata in onda ieri su Rai 1. Ai detrattori, a quanto pare, non è piaciuta la scelta della conduttrice Mara Venier di ospitare in puntata personaggi che hanno fatto la storia della musica italiana, ma che ormai sarebbero antiquati e noiosi. Nella noia generale, comunque, non manca qualche momento frizzante, grazie alle dichiarazioni di Tiziana Rivale.

In molti la ricorderanno come vincitrice del Festival nel lontano 1983, quando trionfò con il brano “Sarà quel che sarà”. Classe 1958, Rivale è nata a Formia, in provincia di Latina, e sin da piccola ha rivelato un grande amore per la musica. A soli 11 anni, infatti, iniziò a fare musica orientandosi sul genere blues. Ma sarà solo con la vittoria a Sanremo che da interprete sconosciuta riuscirà a guadagnare un discreto successo, almeno inizialmente. In Italia, infatti, Tiziana Rivale non riuscì davvero a “sfondare”, e il mancato successo la spinse a cercare di risollevare la sua carriera all’estero, volando a Los Angeles, dove ha lavorato come cantante per alcune colonne sonore e doppiatrice.

Tiziana Rivale, Fabrizio De André e Vasco Rossi a Sanremo nel 1983.
Tiziana Rivale vinse Sanremo nel 1983 contro Vasco Rossi, oggi rivela i retroscena – Imilanesi.it

Rivale è mancata dalle scene italiane addirittura fino al 2019, anno in cui ha partecipato al programma Tale e Quale Show. Da allora, silenzio…fino a ieri, quando a Domenica In la cantante ha lanciato una stoccata al Festival di Sanremo, rivelando retroscena oscuri sulla sua vittoria.

Vittoria al Festival ma niente Eurovision, “mi sono dissociata da Sanremo”

A pensare che quell’anno in gara c’erano nomi come Vasco Rossi, i Matia Bazar e Toto Cutugno, sembra strano che ad aggiudicarsi la vittoria sia stata una giovane interprete praticamente sconosciuta. E a quanto pare, neanche gli stessi discografici di Tiziana Rivale avevano previsto un simile scenario, cosa che, come ha rivelato la cantante a Mara Venier, potrebbe essere stata la causa del flop della sua carriera in Italia.

Sembra strano, in effetti, che dopo la vittoria Rivale non abbia potuto rappresentare l’Italia all’Eurovision, come da regolamento, e sia stata sostituita da Riccardo Fogli. La cantante ha lasciato intendere che i motivi dietro questa scelta non possano essere rivelati, ma non si tratta comunque dell’unico caso di questo tipo: l’anno dopo, infatti, anche i vincitori Al Bano e Romina furono sostituiti da Franco Battiato e Alice all’Eurovision. Comunque, le “magagne” dietro la vittoria di Tiziana Rivale non finiscono qui, perché la cantante ha affermato di aver ricevuto l’imposizione di “Sarà quel che sarà” per contratto, nonostante il brano non rientrasse nel suo genere e lei stessa non ne fosse convinta, reputandola una canzone “da Zecchino d’Oro”.

Tiziana Rivale.
Tiziana Rivale, la verità dietro la sua vittoria a Sanremo – Imilanesi.it

Eppure, quella canzone vinse, e gli stessi discografici la rimproverarono, affermando di non essersi preparati per una simile eventualità: non avevano nemmeno stampato i dischi. Rivale, scioccata e confusa, non capiva ciò che stava accadendo, e solo oggi dice di essersi resa conto “di aver fatto bene una cosa che per loro era un errore”. Tanto che Ravera, che la cantante ha accusato di non aver pilotato le giurie solo per quell’anno, decise di introdurre la distinzione tra le categorieBig” e “Nuove Proposte” proprio dall’anno successivo. “Almeno sono servita a qualcosa”, commenta amaramente la cantante, a cui il tranello giocato dai suoi stessi discografici è costato caro, e l’ha spinta poi a dissociarsi nel tempo dal Festival.

Tanto da portarla a dichiarare, sempre a Domenica In, che non tornerà mai più in gara a Sanremo, perché “non mi sento un numero”. Dichiarazioni scottanti, che gettano un’ombra sulla trasparenza del grande spettacolo che è Sanremo, il cui vincitore è stato già curiosamente rivelato dall’intelligenza artificiale.

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