Sciopero per il clima a Milano: strade chiuse e bus deviati

A Milano si dà il via ad uno sciopero in piazza, proprio al centro di Milano. Lo sciopero indetto dai ragazzi di Fridays for the future, è stato organizzato per lanciare un grido di allarme protestando contro l’emergenza climatica e ambientale.

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Il corteo partirà giorno 3 marzo, dal Largo Cairoli alle ore 9:30 e proseguirà attraversando tutte le vie del centro nel corso delle ore successive in maniera totalmente pacifica.

Le vie interessate dalla manifestazione saranno le seguenti. Via Broletto, via Cusani, Piazza Cordusio, via Santa Margherita, via Tommaso Grossi, Piazza della Scala, via Monte di Pietà, via Verdi, via Pisoni, via dei Giardini, Piazza Cavour, via Manzoni, Piazza della Repubblica, via Tarchetti, via Vittor Pisani e alla fine si fermerà in Piazza Duca d’Aosta, proprio dinanzi alla stazione centrale milanese.

Perché è nata l’idea dello sciopero

La polemica e lo sciopero nascono perché in estate a causa del troppo caldo si soffoca, per cui si è costretti ad accendere i climatizzatori. La conseguenza di tutto ciò non riguarda soltanto le bollette che si alzano, ma anche l’inquinamento che aumenta oltremodo ogni giorno di più.

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La crisi climatica non riguarda soltanto ciò con cui siamo costretti a convivere da tempo, ma ha degli effetti importanti assolutamente negativi anche sul futuro. Questo è quanto è stato spiegato dagli attivisti ambientalisti prima della manifestazione.

Milano è diventata invivibile, ecco perché

Chi abita a Milano sa bene che l’aria nel tempo è diventata irrespirabile, sia per le nostre cattive abitudini, che per i mezzi pubblici di cui disponiamo. Senza contare poi l’aspetto economico del tutto negativo. A causa delle spese elevate, molte famiglie si sono ritrovate in ginocchio. Non tutti riescono a pagare le bollette delle luce o del gas.

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Poi chi vive nel territorio milanese e in generale in tutta la Lombardia sa che non ci sono più spazi verdi, che vivere è diventato costoso, difficile quasi impossibile. Per tutti questi motivi, bisogna agire prima che sia troppo tardi, dando per esempio la possibilità a tutti coloro che si vogliono spostare sui mezzi pubblici per risparmiare di avere dei mezzi a disposizione, sicuri.

Mezzi pubblici e scuole libere, questa è la richiesta da parte dei giovani scioperanti

Tramite i mezzi pubblici, non inquinanti, si deve avere anche la possibilità di spostarsi da e per la periferia, compresele zone di campagna che in genere non hanno a disposizione dei servizi a cui tutti dovremmo avere diritto. Poi si passa all’argomento cultura.

L’università e le scuole devono essere il luogo del sapere e basta. Per cui è importante che siano totalmente libere  dalle influenze delle aziende del fossile e così via. Il fatto che i giovani abbiano deciso di scendere in piazza per protestare, è una conseguenza di tutto ciò che stiamo subendo ormai da troppi anni e di ciò che subiranno a seguire le future generazioni che si ritroveranno a vivere in un territorio per nulla accogliente.

Per consentire il corteo, le strade saranno chiuse al traffico per tutta la sua durata. Anche ATM ha scelto di deviare i bus delle linee 50 57 e 61.

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