Tre borseggiatrici si fingono turiste per rubare i portafogli delle persone in visita in Galleria. Arrestate dalle forze dell’ordine.
Il metodo è consolidato: chi ruba borseggiando si maschera da turista e si mescola alle folle di persone che fanno acquisti in Galleria e negli altri quartieri commerciali che si estendono da piazza Duomo.
Una volta individuato il loro obiettivo, formano una linea e derubano la persona. Alle 17 di ieri, lo stesso schema è stato eseguito ancora una volta sotto l’Ottagono.
In quel momento, gli agenti della Mobile erano presenti per osservare gli eventi mentre si svolgevano e hanno arrestato due ladre, entrambe bulgare e di età compresa tra 21 e 24 anni, che avevano precedenti penali per diversi reati.
Durante il blitz antiborseggio, gli investigatori del Nucleo di “Contrasto alla criminalità diffusa”, guidati da Marco Calì e Michele Scarola, hanno osservato due donne, una delle quali era già stata arrestata l’anno precedente.
Gli inquirenti hanno deciso di monitorare i movimenti delle donne sia all’interno che all’esterno dei negozi.
Le due borseggiatrici arrestate mentre si spartivano i soldi
Passato qualche minuto, si sono messe dietro a un 54enne irlandese, in vacanza a Milano insieme a sua figlia. La 24enne si è affiancata all’uomo per coprire i movimenti della sua complice, la quale ha aperto la borsa della donna ed è riuscita a sfilare dall’interno il portafogli.
Una volta recuperati i 90 euro all’interno, le due colpevoli sono state fermati in via Pellico mentre si spartivano i soldi.
La donna irlandese era ignara della rapina fino a quando non è stata contattata telefonicamente delle forze dell’ordine. Si è quindi recata alla stazione di polizia per sporgere denuncia e recuperare i soldi rubati.
Spesso si fingono incinte
Per sfuggire all’arresto, spesso queste borseggiatrici si fingono incinte. Come ha fatto qualche giorno fa Pascu Salomè, rumena ventenne, che insieme a due complici aveva derubato una cittadina cinese di 27 anni.
A niente è valso il suo appello “sono incinta” per sfuggire alla cattura da parte dei poliziotti della Squadra Mobile. Per lei e le sue complici è scattato il divieto di dimora a Milano.