Superbonus: trova un credito fiscale da 50mila euro a sua insaputa. Truffa di un’impresa brianzola

La Guardia di Finanza ha sequestrato 4,3 milioni di crediti fiscali sventando l’azione fraudolenta di un’impresa brianzola per percezione illecita degli incentivi statali.

Truffa Superbonus
Guardia di Finanza -imilanesi.nanopress.it

Il Superbonus 100% è un’importante agevolazione fiscale i cui beneficiari sono principalmente i proprietari di immobili che intendono effettuare lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica. Con la legge di bilancio 2023, il governo Meloni ha messo in atto una riduzione della percentuale di detrazione e sono stati inaspriti i criteri di adesione. Si è passati, infatti, da una detrazione del 110% a una del 90% per gli interventi sostenuti entro 31 dicembre 2023. Questa percentuale diminuisce ulteriormente se i lavori di riqualificazione avverranno nei due anni successivi. Si parla del 70% per le spese sostenute nell’anno 2024 e del 65% per il 2025.

La Guardia di Finanza ha messo sotto sequestro 4,3 milioni di crediti fiscali. Sotto accusa un’impresa brianzola

L’agevolazione fiscale del Superbonus ha messo in moto le intenzioni fraudolente di alcuni imprenditori senza scrupoli, i quali hanno cercato di manipolare la situazione a proprio vantaggio. In particolare, in Brianza, area lombarda nota per la cospicua presenza di aziende del settore dell’edilizia, un’impresa è finita nel mirino della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Monza, su delega della Procura della Repubblica brianzola. L’accusa è gravissima, ossia aver truffato il sistema di Superbonus per un valore di 4,3 milioni di euro.

Il sospetto è nato grazie all’intervento di un cittadino residente a Treviso che ha scoperto di avere nel proprio “cassetto fiscale” un credito d’imposta del valore di circa 50mila euro dichiarati da una impresa di impianti elettrici, per interventi che, però, non erano mai stati effettuati.

Truffa Superbonus
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L’allarme ha messo in moto l’operazione da parte della Guardia di Finanza che si è resa conto che l’impresa avrebbe presentato documenti falsi per attestare la realizzazione di lavori. Hanno così ottenuto il rimborso dell’IVA e la detrazione fiscale previsti dal Superbonus.

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Come riportato dalla redazione del quotidiano La Repubblica, gli accertamenti portati avanti dalla Guardia di finanza ha messo in luce l’attività fraudolenta della società della Brianza. Solo nel 2022, ha visto addirittura più che raddoppiare il proprio volume di affari. Si parla di interventi di riqualificazione energetica per un numero di oltre 130 clienti. Hanno dichiarato di averli portati a compimento ma che, nella realtà dei fatti, non li avevano mai eseguiti.

Truffa Superbonus
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Il procuratore Claudio Gittardi, su concessione del gip di Monza, ha richiesto il sequestro di una cifra complessiva pari  4,3 milioni di euro relativi ai rimborsi sugli interventi edilizi previsti dal decreto Bilancio. Il Superbonus rappresenta ancora un’opportunità importante per la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare italiano, ma è necessario vigilare e prevenire eventuali abusi da parte di imprenditori “furbetti”.

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