Supermercato, cambia tutto sugli scaffali: adesso costa il doppio | È sempre a tavola

Il 2022 è stato un anno segnato dalla crisi e dai rincari. L’aumento dei costi è stato causato della crisi post pandemia, dalla guerra Russia Ucraina e non solo. A crescere a dismisura è stato per esempio il prezzo del carburante, seguito per assurdo dal costo della mozzarella di bufala Campana DOP.

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Prezzo raddoppiato – imilanesi.nanopress.it

Con prodotto DOP, si intende fare riferimento ad un prodotto di denominazione di origine protetta.

La mozzarella di bufala in particolare sta vivendo una crisi forte e pericolosa, causata dall’inflazione e quindi del caro prezzi. Il costo è arrivato alle stelle, per cui molti rinunciano ad acquistarla, colpendo dritto al cuore le aziende che si occupano della produzione.

Aumento dei costi della materia prima e del prodotto finale

L’aumento del prezzo della mozzarella di bufala campana è dovuto al rincaro dell’energia elettrica e in secondo luogo a quello della produzione del latte. In Italia le famiglie hanno dovuto rinunciare a parecchie cose.

In primo luogo hanno rinunciato all’uso dell’auto, per risparmiare il carburante, in secondo luogo hanno dovuto rinunciare alla spesa settimanale riducendola ad una volta al mese e ai beni strettamente necessari.

Di conseguenza, a seguito dell’aumento del costo del latte, che è stato di circa il 10% nel corso delle ultime settimane, molte persone hanno scelto di farne a meno. In questo modo si è andati incontro ad un importante calo dei consumi che alla lunga andrà certamente a creare non pochi problemi all’economia.

Costo dei formaggi e della mozzarella di bufala aumentato di 0,15 / 0,20 centesimi

Essendo aumentato il costo del latte, è aumentato anche il costo dei formaggi, ad iniziare dalla mozzarella di bufala che prima della crisi era uno tra gli alimenti più acquistati e amati da tutti.

mozzarella di bufala-imilanesi.nanopress.it

Le materie prime hanno subito l’aumento dei prezzi a seguito del conflitto tra Ucraina e Russia, poi è aumentato il costo di gas ed energia elettrica, per finire è salito a dismisura il prezzo del prodotto finito.

Ecco perché è scattato il primo campanello d’allarme che va a conferma di un 2023 molto difficile e preoccupante. L’aumento del latte di bufala è di circa 0,15 centesimi, €0,20, al litro costa €2 e secondo le prime stime potrebbe addirittura arrivare a 3 euro.

La denuncia di Assolatte e degli allevatori

La situazione è stata denunciata da Assolatte, un’associazione che ritiene gli aumenti eccessivi, che ha approfittato per informare i consumatori di ulteriori aumenti su formaggi e latticini del 15% oppure addirittura del 20%.

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La mozzarella di latte vaccino potrebbe aumentare del 21,2% come lo stracchino, tutto questo entro la fine di dicembre o al massimo l’inizio del mese di gennaio.

Il grido arriva direttamente dagli allevatori che accusano il governo e dichiarano che ad oggi gli animali stanno mangiando cibo di qualità nettamente inferiore rispetto a prima, semplicemente perché in qualche modo si deve pur risparmiare.

A risentire di tutto questo è ovviamente il prodotto finale, che non può essere che inferiore o comunque della stessa qualità degli alimenti di cui si nutrono gli animali. Coloro che acquisteranno questi prodotti, mozzarella normale o mozzarella di bufala troveranno la differenza e si lamenteranno ma ci sarà ben poco da fare.

Dopo Natale la crisi diventerà più dura

Chi ad oggi fa fatica ad acquistare latte e derivati, metterà da parte la crisi durante le settimane di festa e spenderà più del normale per Natale, andando a favore del settore che soffre ormai da parecchi mesi. Il che è positivo.

D’altronde la mozzarella di bufala è speciale, il suo sapore, la consistenza, tutte caratteristiche che fanno la differenza e consentono di fare una bellissima figura a tavola pur immergendosi nella preparazione di piatti semplici, che la coinvolgono.

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Purtroppo però si tratterà soltanto di cure palliative che potrebbero tappare i buchi soltanto per 4-5 giorni al massimo, non oltre. Per cui è certamente vero che il Natale sarà la salvezza per molte famiglie, ma alla fine delle festività tutto tornerà come prima se nessuno farà nulla per fare in modo che le cose cambino.

Il governo, per riportare tutto alla normalità dovrà fronteggiare la situazione e risolvere prima possibile l’inconveniente del costante aumento dei prezzi per andare incontro sia ai produttori che ai consumatori. Non tutti possono permettersi di fronteggiare queste spese ancora per molto.

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