A4 Torino-Milano, incapace di intendere l’uomo che ha ucciso due donne

A4 Torino-Milano. Risale a febbraio scorso l’incidente che ha causato la morte di due donne alla barriera autostradale. L’uomo responsabile della tragedia è stato giudicato incapace di intendere e volere

Barriera autostradale
Barriera autostradale – Imilanesi.nanopress.it

Una tragedia che risale allo scorso f16 ebbraio ha sconvolto l’Italia intera, quando un incidente stradale avvenuto sulla A4 Torino-Milano ha portato alla morte di due donne. Ancora una volta, la sicurezza sulle strade italiane viene messa in discussione, lasciando dietro di sé dolore e un’immensa tristezza.

Lo schianto si è verificato nella notte, presso la barriera autostradale Ghisolfa. Laura Amato, 54 anni, e Claudia Turconi, 59 anni, tornavano dalla festa di compleanno della più giovane di loro. Sono state tamponate da un’auto che viaggiava a 150 chilometri orari. Per loro non c’è stato niente da fare. La polizia stradale di Novara si è occupata delle indagini. Stando a quanto emerso, l’uomo che ha provocato l’incidente, un italiano di origine marocchine di 39 anni, non ha nemmeno cercato di frenare. Dopo le prime analisi è risultato positivo a cannabis e benzodiazepine. Inoltre, era in cura da anni a causa di “disturbi psicotici”.

Incidente sulla A4 Torino-Milano: l’uomo responsabile giudicato incapace di intendere e volere

Le indagini condotte dalle autorità competenti hanno rivelato un elemento scioccante. L’uomo che ha causato l’incidente è stato giudicato incapace di intendere e volere, sollevando domande sulle sue condizioni mentali e sulla sua idoneità a guidare un veicolo. Secondo i rapporti preliminari, sembra che l’uomo soffrisse da tempo di disturbi psicologici che hanno contribuito al tragico evento.

Incidente sull'A4 Torino-Milano
Incidente sull’A4 Torino-Milano – Imilanesi.nanopress.it

É quanto emerso dalla perizia psichiatrica affidata allo specialista Dr. Raniero Rossetti e sarà oggetto di esame in udienza il 22 maggio. Il caso si svolgerà alla presenza del gip Ileana Ramundo, del pm Paolo Filippini, dei legali del 39enne e dei familiari delle vittime, oltre ai consulenti nominati da entrambe le parti in causa.

Il giudice aveva già provveduto a obbligare l’indagato (accusato di omicidio colposo plurimo) al ricovero presso il reparto di psichiatria dell’ospedale di Piacenza, sotto libertà vigilata per un anno, ritenendo la sua condizione di pericolosità sociale.

Incidente sull'A4 Torino-Milano
Incidente sull’A4 Torino-Milano – Imilanesi.nanopress.it

Il 39enne si era recato all’ospedale di Piacenza in seguito a una crisi. Si era poi allontanato per ricomparire il giorno seguente all’aeroporto di Malpensa. Dato il suo visibile stato alterato, gli operatori dell’aeroporto lo hanno accompagnato presso un presidio medico dove gli sono state somministrate gocce di benzodiazepine. Si era recato dunque all’ospedale di Gallarate, ma se ne era andato anche da lì. Aveva chiamato un cugino per riprendere la propria auto a Malpensa. Aveva ripreso a guidare fino al provocare lo schianto.

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