Tre writer imbrattano il frontone della galleria di piazza Duomo

Tre writer imbrattano il frontone della galleria di piazza Duomo. Ecco quello che ha detto Attilio Fontana a tal proposito.

Piazza Duomo
Piazza Duomo-Imilanesi.it

In questa circostanza quelli che vengono definiti come writer hanno sporcato e rovinato il frontone appartenente alla galleria posta in Piazza Duomo. Quindi si è trattato dell’ennesimo episodio di quello che si reputa come un atto vandalico, stavolta avvenuto nel capoluogo lombardo il 7 agosto. Tutto è successo sotto lo sguardo stupefatto dei passanti.

Tre writer: cosa è accaduto nella galleria milanese

In una normale giornata in piena estate e sotto gli occhi meravigliati sia dei vacanzieri che dei cittadini, tre individui muniti di cappuccio per non farsi riconoscere e con un abbigliamento scuro, si sono attivati per mettere in atto una deprecabile azione di vandalismo.

Difatti mediante l’uso delle bombolette spray hanno macchiato il frontone ottocentesco appartenente alla nota Galleria Vittorio Emanuele II posta nel capoluogo lombardo.

Tutto ciò si è verificato esattamente verso la tarda serata di lunedì 7 agosto.

In una fresca serata estiva le persone che in quel momento si trovavano in quel punto molto rinomato e affollato da turisti, hanno visto questi tre soggetti cimentarsi in un’azione che tutti condannano in questi casi.

In quel momento, tra l’altro, erano presenti parecchi vacanzieri ma anche tanti cittadini che volevano trascorrere delle piacevoli ore serali fuori casa.

Quindi Piazza Duomo era molto affollata, quando i writer hanno iniziato a vandalizzare il frontone della Galleria milanese.

Considerando l’orario, tale scena non è passata inosservata, anzi, ha attirato l’attenzione di tutti i presenti. Molti di questi ultimi hanno anche ripreso l’episodio attraverso dei video fatti col telefonino.

Le riprese sono aumentate nel momento in cui i tre vandali hanno iniziato a dipingere un tag, precisamente sopra alla facciata ottocentesca di questa struttura. Esattamente il loro intervento con le bombolette spray si è concentrato soprattutto sopra l’arco d’ingresso.

Tre writer: come si è potuto attuare un episodio del genere

I tre individui muniti di una vernice spray sia di colore verde che nera, avrebbero raggiunto i vertici della Galleria grazie ai tanti camminamenti che caratterizzano tutto il perimetro di questo monumento.

Pertanto il loro accesso probabilmente si sarà reso possibile tramite uno dei locali notturni posizionati al suo interno che hanno una splendida veduta sul Duomo.

La disapprovazione bipartisan espressa dalle componenti politiche non si è fatta di certo attendere.

Intanto, ora si attende che la polizia possa trovare chi ha eseguito questo atto condannabile. Ma mentre si aspetta di trovare i responsabili dell’accaduto in Galleria, si stanno man mano susseguendo delle accuse bipartisan da ogni direzione politica.

Per quanto riguarda il governatore della Lombardia Attilio Fontana, ha dichiarato con decisione e duramente che i responsabili dovranno pagare tutti i danni fino all’ultimo centesimo.

Attilio Fontana
Attilio Fontana-Imilanesi.it

In più Fontana ha voluto esprimere la sua chiara opinione su questi tre individui, definendoli come dei deficienti.

Carmela Rozza ricopre il ruolo di consigliera dem e anche lei ha voluto esprimere la sua piena disapprovazione nei confronti di questo atto di puro vandalismo, definendolo prima di tutto come una grande offesa nei riguardi della cittadinanza milanese.

Poi ha continuato sostenendo che si tratta di un gesto molto grave basato sull’inciviltà di queste persone.

È un comportamento che certamente dimostra la totale mancanza di rispetto, nei confronti di un bene comune che fa parte dell’intera città di Milano.

In tale circostanza si ritiene che stavolta non c’entrano nulla le varie rivendicazioni di tipo ambientale, che ultimamente si sentono sempre più frequentemente.

Potrebbe trattarsi unicamente del senso di impunità correlato al non rispetto verso il prossimo e verso dei beni culturali, da parte di persone che pensano solo al loro ego.

Cosa è accaduto dopo

Dunque i tre hanno imbrattato la facciata con le bombolette, firmando e scarabocchiando la loro prodezza.

Nel frattempo chi stava suo malgrado assistendo a questo episodio di vandalismo, ha mostrato loro il dissenso mediante fischi e urla. A quel punto sono intervenuti i vigili del fuoco e i poliziotti. I tre giovani però sono riusciti a fuggire e non sono stati ancora fermati. Ecco perché si spera che si riescano a individuare i responsabili quanto prima.

Un aspetto importante da considerare, però, è che qualora fossero fermati andrebbero incontro a delle tipologie di leggi che in questi casi risultano del tutto inadeguate.

Leggi che del resto non sono aggiornate in modo soddisfacente e, conseguentemente, non dispongono della capacità di riuscire a fermare questi fenomeni.

Inoltre c’è anche da dire che tali avvenimenti vanno a coprire un certo quantitativo di violenza, dietro a una sorta di parvenza creativa e artistica.

L’ultimo tentativo di applicare delle normative più dure contro i graffiti, utili per tutelare le città, risale precisamente al 2008. In quel periodo il Governo capitanato da Berlusconi si mostrò determinato a risolvere questo problema, che tra l’altro causava anche dei costi elevati.

Però questo provvedimento venne bloccato alla fine, principalmente per la contrarietà mostrata da chi rappresentava la Lega.

Ciò perché in quel periodo la Lega aveva alcune sue componenti sotto processo proprio per motivi basati su imbrattamenti.

Le nuove normative richieste dal Governo Berlusconi avrebbero perciò aggravato la loro posizione.

Col risultato che adesso ci ritroviamo privi di misure idonee per contrastare questi danneggiamenti.

Con lo stato attuale che vede l’Italia soggetta alle azioni di questi vandali, che infatti affluiscono anche da altre zone europee, con la consapevolezza di avere dei rischi minori qui rispetto ad altri luoghi non italiani.

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