Viaggia senza biglietto: aggredisce capotreno e carabinieri

Un uomo di 47 anni, italiano e con precedenti trovato senza biglietto, aggredisce il capotreno e poi i carabinieri

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Dopo l’aggressione l’uomo è stato bloccato e portato via dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Busto Arsizio. Quando poi si è trovato al cospetto del giudice ha chiesto scusa per l’accaduto. Il pregiudicato risiede a Besnate, in provincia di Varese ed ha precedenti penali.

Tutto è successo lunedì 22 maggio, quando il pregiudicato stava viaggiando sul convoglio che percorreva il tratto diretto a Busto Arsizio. Solo quando il mezzo è giunto alla stazione le forze dell’ordine lo hanno ammanettato e portato via. Secondo i racconti il 47enne di origine italiana ha dato in escandescenza spaventando tuti i presenti.

Quando l’addetto gli ha chiesto di esibire il biglietto valido per la tratta, lui ha reagito malamente. Come sempre accade, il controllore lo ha invitato a scendere e per tutta risposta il trasgressore ha cominciato a minacciarlo pesantemente, insieme anche ai viaggiatori che erano nei sedili accanto.

Aggredisce il capotreno ed anche i passeggeri

Era visibilmente alterato. Le persone a bordo hanno ipotizzato che potesse anche essere sotto l’effetto di alcool o sostanze stupefacenti. Ha avuto uno scatto di ira, e, come se fosse impazzito, ha cominciato ad aggredire il capotreno che cercava in ogni modo di calmarlo. Poi ha iniziato ad aggredire anche i passeggeri accanto a lui.

Naturalmente la situazione ha creato un’atmosfera tesa e di paura. Il tutto è durato fino all’arrivo alla stazione di Busto Arsizio dove il treno si è fermato. Lì c’erano gli uomini in divisa ad aspettarlo, e quando li ha visti, si è scagliato furibondo anche contro di loro.  Li aggrediva, non solo fisicamente, ma anche con pesanti insulti e minacce.

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I militari hanno reagito e sono riusciti a bloccarlo mettendogli poi le manette. L’accusa formalizzata con il pubblico ministero è stata quella di resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale, aggressione ed interruzione di pubblico servizio. Questo perché le sue azioni insensate hanno portato a fermare necessariamente il convoglio.

Il pubblico ministero ha richiesto quindi il giudizio per direttissima, fissato per ieri mattina, martedì 23 maggio, presso il Tribunale a Busto. Il reo si è presentato con un legale ed ha dichiarato di non ricordare nulla delle aggressioni e degli eventi. Ha, poi, chiesto scusa per l’accaduto.

A casa in attesa del processo

Mentre il pubblico ministero aveva richiesto la custodia in carcere fino al processo, il giudice ha disposto l’immediata liberazione senza altre misure per l’accusato. Il difensore del 47enne invece ha richiesto un termine a difesa per il processo che definirà le responsabilità del suo assistito.

Sarà in quella sede che l’accusa presenterà le prove e le testimonianze a carico dell’imputato, che, secondo la nostra legge, è innocente fino a prova contraria. Mentre la difesa dovrà eventualmente provare l’opposto oppure sostenere attenuanti rispetto ad un crimine confermato ed evidente.

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