Anziana arrestata per aver aggredito la figlia

Un’anziana donna è stata arrestata per aver, di nuovo, infastidito e aggredito la figlia, voleva tornare a vivere con lei

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Donna sconvolta-Imilanesi.it

Un’anziana signora è stata fermata dai carabineri perchè infastidiva, di nuovo, la figlia. Le due donne hanno sempre avuto un rapporto conflittuale. Già nel settembre del 2022 la figlia di 49 anni e residente a Cerro Maggiore, aveva dovuto ricorrere ai carabinieri per salvarsi dalle molestie che la madre le rivolgeva.

In quell’occasione l’anziana donna si era presentata alla porta della figlia pretendonde di entrare per stabilirsi da lei. La figlia, non rispondendo positivamente alle richieste della madre, aveva dovuto chiamare i carabinieri. Intanto l’anziana, fuori dall’appartamento, continuava ad urlare e a picchiare contro la porta.

All’arrivo delle forze dell’ordine aveva continuato aggredendo anche loro. L’avevano fermata e portata in caserma, mentre la figlia provvedeva ad una richiesta formale di allontanamento della madre dalla casa famigliare. Ma la madre, una volta tornata in libertà, si è di nuovo ripresentata davanti alla casa dell figlia con la pretesa di entrare.

La lite è degenerata

Il fatto è acacduto ieri mattina, 3 maggio, in via Cappuccini. Verso le 9.15 del mattino la madre si è presntata alla porta della casa della figlia. Le due donne hanno iniziato a discutere. Poi la lite è degenerata e la 49enne è stata colpita dalla mamma. La figlia non ha potuto fare altro che chiamare i carabinieri.

Gli agenti della Stazione di Cerro Maggiore hanno risposto prontamente alla chiamata e si sono presentati sul luogo del litigio. Questa volta l’anziana signora è riuscita a colpire la figlia che, i sanitari della Croce bianca di Magenta, hanno trasportato in codice verde al pronto soccorso dell’ospedale.

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Ambulanza-Imilanesi.it

Le forze dell’ordine hanno fermato la madre ed ora stanno cercando di ricostruire i fatti. I reati di stalking, purtroppo, sono in notevole aumento. Non solo tra sconosciuti, ma anche e, soprattutto, tra persone che appartengono allo stesso nucleo famigliare. La figlia dovrà cercare di tutelarsi attraverso la legge. L’avvocato afferma, però, che la madre rischia una condanna a qualche mese.

Per la legge non è un fatto grave

Il fatto, per la legge, non è così grave da giustificare la detenzione. Per la figlia non è, però, una buona notizia. Se si prendono in considerazione i fatti, secondo l’avvocato:

“…pretendere di incontrare la figlia contro la volontà della figlia stessa, prendere a pugni la porta, sfondarla, aggredire la ragazza e poi aggredire anche i carabinieri intervenuti per porre fine agli atti persecutori è nulla di grave”

forse non è una situazione da sottovalutare. In archivio ci sono alcune condanne a 2 anni per uomini che hanno citofonato con insistenza alla ex o hanno inviato regali indesiderati. Un fatto accaduto poco tempo fa riguardava un vecchietto che perseguitava l’on. Bongiorno chiedendole insistentemente di fidanzarsi con lui.

Era convinto di aver frequentato la scuola insieme nonostante i 20 anni di differenza. E’ stato condannato ad un anno e senza sfondare porte, senza aggredire verbalmente e con i fatti la figlia e i carabinieri. C’è solo da sperare che la madre ritorni in sè e decida, finalmente, di lasciare in pace la figlia.

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