Carta stagnola sì, ma non per questi alimenti: diventa automaticamente tossica

C’è un modo specifico per usare la carta stagnola e soprattutto con determinati cibi. Se no diventa tossica, ecco di quali si tratta.

Carta stagnola
Carta stagnola – Imilanesi.it

Di seguito vi illustriamo alcuni modi per usare la carta stagnola e vi spieghiamo con quali pietanze non andrebbe mai impiegata. Con alcuni prodotti, infatti, potrebbe rivelarsi addirittura tossica e danneggiare la nostra salute.

Come usare la carta stagnola

La carta stagnola è un materiale molto versatile che può essere utilizzato in molti modi diversi, alcuni dei quali includono, ad esempio, l’imballaggio alimentare: viene spesso utilizzata, infatti, per avvolgere cibi freschi come carne, formaggio e pane per preservare la freschezza.

Può essere utilizzata per avvolgere cibi prima di metterli in forno per evitare che si brucino o si attacchino alla teglia o per coprire piatti e contenitori per evitare che il contenuto si secchi o si formi la muffa. Viene usata anche per creare oggetti di artigianato come sculture e decorazioni.

Carta stagnola
Carta stagnola – Imilanesi.Nanopress.it

E’ ottima anche per proteggere oggetti delicati da umidità e polvere. In generale la carta stagnola va utilizzata in modo adeguato e non in modo incauto, rispettando le istruzioni d’uso e verificando la resistenza del materiale in relazione al suo utilizzo.

Non è scontato, ad esempio, che questo materiale possa essere usato con qualsiasi alimento di cui ci cibiamo. A contatto con certi prodotti, infatti, può rivelarsi addirittura tossico. Ne ha parlato una nota Università italiana, che ha rivelato i risultati delle sue ricerche, condotte proprio su questo materiale da imballaggio che tanto sta facendo discutere.

Con quali alimenti non si deve usare la stagnola

Di recente, un’Università italiana ha condotto un’analisi che ha lasciato tutti sbalorditi per i suoi risultati. Stiamo parlando di quella dell’Istituto Superiore di Sanità e in particolare del dipartimento di chimica.

Lì, alcuni esperimenti, hanno dimostrato che la carta stagnola non dovrebbe essere mai utilizzata a contatto con determinati alimenti. Questo perché, spesso, la cottura di questi cibi provoca che questo materiale rilasci alcune particelle che potrebbero rivelarsi tossiche. Le particelle in questione migrerebbero verso l’interno dei cibi e li contaminerebbero.

Alluminio
Alluminio – Imilanesi.Nanopress.it

Alla fine, saremmo noi a ingerirli e ad avere, eventualmente, problemi di salute. Per fortuna, però, la carta stagnola non dovrebbe entrare mai in contatto soltanto con determinati cibi, non con tutti. Ecco di seguito di quali si tratta.

L’Università di Milano sconsiglia l’impiego della carta di alluminio con alimenti come ad esempio il limone, l’aceto, le alici e i capperi. Questo perché si tratta di alimenti acidi e salati che in qualche modo indurrebbero la carta stagnola a perdere le sue particelle.

In generale, è consigliato utilizzare l’alluminio soltanto per alimenti da refrigerare o congelare per non più di 24 ore. Nel caso in cui utilizzassimo questa carta esclusivamente per avvolgere ingredienti a temperatura ambiente, anche in questo caso si dovrebbe trattare di alimenti specifici come, ad esempio, la frutta secca, la pasta, i cereali, i legumi, il pane e il cioccolato. In questo caso, però, la conservazione può durare anche più di 24 ore.

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