Pensione a 57 anni, ma solo per tutte queste categorie: chi sarebbero i fortunati

Ci sono determinate categorie di lavoratori che possono accedere alla pensione con 10 anni di anticipo rispetto al solito, quindi a 57 anni. Ma chi sono questi fortunati e come accedere a questo agognato traguardo?

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Pensioni 57 anni – Imilanesi.nanopress.it

Scopriamo insieme di chi si tratta e a chi viene concessa questa importante possibilità di pensionamento anticipato.

Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio

La Legge di Bilancio 2024 ha confermato alcune modalità di pensionamento anticipato, con paletti e accessi più stringenti. È bene ricordare che con la manovra i limiti di età per il pensionamento si fanno infatti più ristretti, a eccezione di alcune categorie di lavoratori. Possono usufruire della pensione a 59 anni, le donne che siano dipendenti di aziende in fallimento, donne invalide con almeno due figli e caregivers. La possibilità di accedere alla pensione sale di un anno per le donne caregivers o invalide con un solo figlio e sale di un ulteriore anno per invalide e caregivers senza figli.

Come andare in pensione a 57 anni

Come vi abbiamo anticipato, c’è più di una possibilità per ottenere la pensione a 57 anni. Il primo requisito per poter accedere al pensionamento anticipato è quello di avere un’invalidità superiore %all’80. In questa prima modalità rientrano i lavoratori privati che abbiano maturato almeno 20 anni di contributi. In realtà, la possibilità di andare in pensione a 57 anni è riservata esclusivamente alle donne, mentre per gli uomini l’età minima è di 62 anni.

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Pensioni a 57 anni – Imilanesi.nanopress.it

Il pensionamento anticipato a 57 anni è possibile anche senza l’invalidità. In questo caso si può accedere alla pensione se si sono maturati 41 anni e 10 mesi di contributi (per le donne) e un anno in più per gli uomini. Quindi una donna che abbia iniziato la sua attività lavorativa a 15 anni può andare in pensione a 57 anni, se ha versato ovviamente tutti i contributi per gli anni di lavoro.

Un’altra modalità per avere accesso al pensionamento anticipato è quella di essere un caregiver con almeno 41 anni di contributi, a prescindere dall’età, a patto che – prima dei 19 anni – siano stati versati almeno 12 mesi di contributi.

Un’altra possibilità per il pensionamento anticipato è la RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata). Di cosa si tratta esattamente? Di una possibilità riservata a coloro che abbiano sottoscritto un fondo di previdenza complementare con cui è possibile accumulare una rendita per la pensione.

Tra le varie modalità per il pensionamento anticipato c’è anche Opzione donna, che negli anni scorsi era destinata alle donne lavoratrici di 57 anni, con almeno 35 anni di contributi. Con gli anni la misura è stata modificata e oggi è possibile usufruirne per le lavoratrici dipendenti di almeno 58 anni e quelle autonome di almeno 59.
Un’altra modalità per la pensione anticipata è l’isopensione, che è destinata ai dipendenti di aziende che abbiano oltre 15 dipendenti. Con questa opzione può essere siglato un accordo con i sindacati e rimuovere i lavoratori con maggiori anni di contributi, versando quelli che mancherebbero al raggiungimento dell’età pensionabile.

 

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