Riforma dei Pronto Soccorso approvata dalla giunta regionale in Lombardia

Riforma del Pronto Soccorso in Lombardia. Ha ricevuto approvazione la proposta dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso. Cosa cambierà al più presto

Pronto Soccorso riforma Lombardia
Pronto Soccorso – Imilanesi.Nanopress.it

Nella giornata di lunedì 31 luglio, la Giunta regionale della Lombardia ha approvato una significativa riforma del Pronto Soccorso. Il piano di riordino è stato proposto dall’assessore al Welfare Guido Bertolaso. L’obiettivo principale è di apportare modifiche alle strutture ospedaliere e ai ruoli del personale medico che operano nella rete dell’emergenza urgenza della regione.

Riforma del Pronto Soccorso in Lombardia per una maggiore efficienza nei casi di emergenza

La Lombardia conta attualmente 99 strutture per le emergenze distribuite sul territorio. Tra queste ci sono tredici ospedali con Dipartimenti di emergenza urgenze e accettazione (Dea) di secondo livello, 44 con Dea di primo livello e 42 con solo Pronto Soccorso. Nell’anno 2022, i pronto soccorso hanno registrato un afflusso di quasi 3,5 milioni di accessi.

Assessore al Welfare Guido Bertolaso Pronto Soccorso riforma Lombardia
Assessore al Welfare Guido Bertolaso – Imilanesi.Nanopress.it

La riforma presenta diverse novità significative, tra cui una riduzione del tempo di permanenza del paziente nel Pronto Soccorso. Si vuole limitare, quindi, il periodo necessario per completare il percorso di diagnosi e terapia d’urgenza, senza superare le 8 ore. Inoltre, per i pazienti gravi, negli ospedali con Dipartimenti di emergenza urgenze di primo e secondo livello, sarà istituita un’unità operativa complessa che includerà il pronto soccorso, l’attività di osservazione breve intensiva (Obi) e la degenza di Medicina d’emergenza-urgenza.

La telemedicina eviterà di ricevere assistenza senza recarsi necessariamente in ospedale

Una delle novità più rilevanti è l’introduzione di due percorsi specifici per i pazienti meno gravi: un percorso extraospedaliero e un percorso intraospedaliero. Nel primo caso, si punta a potenziare la Centrale medica integrata, istituita nel 2022, coinvolgendo team composti da medici e infermieri di risposta rapida. Questi operatori sanitari sono preposti ad occuparsi principalmente delle cure domiciliari per i pazienti anziani e per i più fragili. Sarà data particolare enfasi all’utilizzo della telemedicina, che consentirà di affrontare molti problemi senza il bisogno di recarsi in ospedale. Nel secondo caso, saranno creati ambulatori dedicati ai codici minori in ogni Dea.

Un aspetto fondamentale della riforma è l’impegno dell’agenzia regionale emergenza urgenza (Areu) nel monitorare costantemente gli indicatori di affollamento dei pronto soccorso. L’Areu avrà, inoltre, la responsabilità di occuparsi dei modelli organizzativi del sistema emergenza urgenza integrato e di gestire il flusso di ricoveri nei pronto soccorso.

Pronto Soccorso riforma Lombardia
Pronto Soccorso – Imilanesi.Nanopress.it

L’assessore Bertolaso ha sottolineato l’importanza di cambiare l’approccio all’emergenza e all’urgenza, non solo focalizzandosi sul pronto soccorso ma ripensando l’intero settore. Il cambiamento deve avvenire dall’inizio, fin dalla chiamata al 112 o dalla richiesta di aiuto del paziente per arrivare alla conclusione definitiva dell’assistenza. Si auspica di mettere ordine nel processo e di sfruttare appieno le tecnologie disponibili.

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