Milano, stop alla registrazione dei figli di coppie omogenitoriali

A Milano, arriva lo stop alla registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali. Questo è quanto è stato deciso dal prefetto, Renato Saccone e imposto successivamente al sindaco Beppe Sala. Probabilmente la questione solleverà malumori importanti nelle prossime settimane.

mamme e figlio
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La comunicazione dello stop, è arrivata nella giornata di lunedì 13, mediante una lettera che avverte Palazzo Marino che qualora dovesse continuare l’esercizio della pratica oggi vietata, la Procura sarebbe obbligata ad intervenire per risolvere la questione.

Nel caso in cui quindi dovessero essere registrati bambini di coppie omogenitoriali, la procura sarà costretta ad annullare il tutto.

Beppe Sala e sua battaglia a favore degli omosessuali

Lo stop ha a che fare con tutte le nuove nascite e quindi non con i certificati anagrafici già firmati e ufficializzati. La firma dei certificati anagrafici della nascita di figli con due madri o due padri è arrivata da luglio 2022 ormai. Il sindaco Beppe Sala è intervenuto nella questione per cercare di dare un appoggio alle coppie omosessuali.

Sala ha avuto modo di intervenire in qualità di Capo dell’ufficio di stato civile, lo scorso anno in maniera attiva, ma in realtà qualcosa di simile è stato fatto anche negli anni scorsi. La battaglia a favore degli omosessuali è iniziata da parecchio tempo ma i primi risultati evidenti stavano iniziando a vedersi soltanto adesso.

La richiesta di Fratelli d’Italia: ecco cosa succederà adesso

Insomma la questione non ha mai smesso di scaldare gli animi. Tanto che il gruppo Fratelli d’Italia, ha scritto una lettera al prefetto Renato Saccone chiedendo di bloccare la registrazione dei figli di omosessuali a partire da adesso, perché piano piano la situazione sta degenerando.

Papà e figlio
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Il prefetto è intervenuto sulla questione e tramite la sentenza 38162 della Corte di Cassazione ha imposto lo stop immediato alla firma di questi atti di nascita. A seguito della sua decisione, i bimbi nati all’estero mediante maternità surrogata, non possono essere riconosciuti in Italia da due papà o da due mamme, se non mediante l’approvazione del giudice.

Fino a qualche giorno fa, a Milano le coppie omosessuali potevano registrare i figli mediante un semplicissimo atto amministrativo. Ovviamente una pratica molto semplice, rapida, priva di problemi di alcun genere, che da oggi in poi sarà resa particolarmente difficoltosa.

Da ora infatti sarà necessario ricorrere all’intervento del giudice. L’unico genitore che può riconoscere, legalmente il figlio è quello che ha un legame biologico con il nascituro. In alternativa, quindi nel caso in cui non ci dovessero essere legami di sangue, né con l’uno, né con l’altro, la trascrizione dell’atto di nascita non sarà possibile.

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