Pnrr, quanto vale la terza rata e per cosa servirà

C’è grande attesa per la definizione del Pnrr. Ma quanto valore ha la terza rata? Per cosa verrà indirizzata?

Pnrr
Pnrr-imilanesi.nanopress.it

I ministri delle Finanze dell’Unione Europea si sono riuniti a Stoccolma, dove è emersa una novità riguardante la terza rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza, richiesta dall’Italia a fine dicembre, e che ammonta a 19 miliardi di euro.

Dopo due proroghe all’iter di valutazione, le autorità italiane e i servizi dell’Unione Europea stanno lavorando in modo molto positivo, secondo il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha dichiarato che il via libera al pagamento del Pnrr è questione di ore e che la situazione è definita, pertanto al governo sono assolutamente ottimisti.

Questa notizia è arrivata dopo la bocciatura, per mano della Commissione Europea, del ripristino dello stadio di Firenze e della realizzazione di un palazzetto dello sport e di uno stadio a Venezia.

Le opere previste dal Pnrr

Le opere sono previste dai Piani urbanistici integrati dei due capoluoghi. Tuttavia, le altre due criticità legate ai progetti da ultimare entro il 31 dicembre 2022, sui 55 obiettivi da raggiungere per la terza tranche, sono state risolte positivamente.

Inoltre, la questione sulle concessioni portuali ha avuto risoluzione con un decreto del ministro Salvini, il quale ha superato le osservazioni da parte della Commissione e dato nuove linee guida che hanno rafforzato il quadro regolatorio e coinvolto l’Autorità dei Trasporti.

Il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni
Il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni-imilanesi.nanopress.it

La problematica riguardante il bando per incentivare l’utilizzo del teleriscaldamento efficiente è stata risolta grazie alla pubblicazione di un bando ex novo, che è stato concordato in collaborazione con la Commissione.

Ancora due mesi a disposizione

“Ci sono due mesi a disposizione per esaminare la richiesta di pagamento presentata dall’Italia il 30 dicembre dello scorso anno”, ha dichiarato Arianna Podestà, portavoce della Commissione europea.

“In accordo con le autorità italiane, il termine di verifica è stato ulteriormente prorogato di un mese a causa della complessità della richiesta”, ha aggiunto Podestà.

Inoltre, è stata concordata un’ulteriore proroga di 30 giorni con le autorità italiane per completare il lavoro da parte dei soggetti coinvolti e a garanzia che ogni prova fornita dall’Italia venga considerata adeguatamente.

Impostazioni privacy